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Il caso

Tortura l'ex fidanzata, il giudice lo lascia in carcere

Il giovane arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia. Ha risposto alle domande del gip

Tribunali sotto organico, a Latina mancano 43 dipendenti su 155 posizioni

Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli il giovane di 21 anni di Latina, accusato di aver torturato per una notte intera la ex.  L’indagato era stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Latina nel corso di una operazione lampo. Al termine dell’audizione ieri mattina il magistrato ha accolto la prospettazione della Procura e ha disposto la detenzione in carcere alla luce degli elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari e di altri riscontri.

Nel corso dell’interrogatorio di convalida il 21enne ha offerto la sua versione dei fatti e ha risposto alle domande del magistrato che al termine della camera di consiglio ha convalidato l’arresto e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il via agli accertamenti a seguito della segnalazione pervenuta dall’ospedale Santa Maria Goretti  dopo che la vittima delle torture aveva fatto ricorso alle cure dello staff sanitario dell’ospedale. I successivi accertamenti hanno permesso di stabilire che la ragazza, sua coetanea con cui in passato aveva avuto un rapporto sentimentale,  era stata picchiata e presa a morsi e aveva subito abusi di natura sessuale.

A quanto pare i fatti sono avvenuti nel giro di poche ore tra sabato e domenica e la parte offesa a causa delle gravi ferite riportate aveva riportato una prognosi di 40 giorni.  Il giovane e la ragazza si sono incontrati per caso nel quartiere dei pub a Latina e l’indagato si è avvicinato alla ex con fare minaccioso. Dopo  le prime percosse ha costretto la giovane a seguirlo a casa ed è qui che la ragazza ha vissuto l’inferno: è stata picchiata e morsa su tutto il corpo. Il 21enne è arrivato al punto di lanciarle contro un coltello che le ha provocato una ferita alla testa e in un secondo momento sono iniziate le minacce  pesanti. Contestate oltre alle lesioni  gli abusi sessuali.

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