Sindacale
12.10.2025 - 18:26
Cresce la tensione alla Provincia di Latina in chiusura di mandato del Presidente Gerardo Stefanelli. Le sigle sindacali FP CGIL, UIL FPL e CSA RAL contestano "un clima di inspiegabile immobilismo e di scarsa attenzione verso il personale dipendente" , lamentando silenzi e ritardi su questioni cruciali per i dipendenti dell'Ente.
In un comunicato congiunto rilasciato oggi, 12 ottobre 2025 , i sindacati richiamano innanzitutto la situazione nazionale dei contratti degli Enti Locali, fermi da oltre quattro anni, ma puntano il dito contro la gestione interna dell'Amministrazione provinciale.
Decreto PA e Fondo Risorse Decentrate bloccati
La principale accusa mossa al Presidente Stefanelli è il mancato riscontro alle richieste avanzate in merito all'applicazione del Decreto PA. Questo strumento, introdotto dal Governo, mira a valorizzare il Fondo Risorse Decentrate e sostenere il salario accessorio.
Secondo le stime sindacali, in bilancio risulterebbero già disponibili oltre 250.000 euro, risorse che, se sbloccate, permetterebbero di incrementare la produttività per l’anno 2025 di oltre 1.000 euro pro capite. Tali fondi, volti a riconoscere il contributo dei dipendenti che hanno garantito l'efficienza dell'Ente negli anni , "restano bloccate per scelte politiche e amministrative non più comprensibili".
Mancata valorizzazione e rotazione del personale
Le sigle sindacali denunciano inoltre che, a fronte di "lavoratrici e lavoratori che, con professionalità e senso delle istituzioni, hanno rappresentato un punto di forza e di stabilità" per la Presidenza Stefanelli, non è stato riconosciuto "alcun segno concreto di valorizzazione".
Nello specifico, non è stata attivata nessuna progressione verticale ordinaria , ignorando le "legittime aspirazioni di crescita professionale" dei dipendenti e generando un "clima di evidente demotivazione".
A questo immobilismo si contrappone la recente e improvvisa "accelerazione sull'adozione del piano di rotazione del personale" , adottato in chiusura di mandato in attuazione della normativa anticorruzione. Un provvedimento che, per tempi e modalità, "appare tuttavia penalizzante per le professionalità interne e potenzialmente dannoso per l'organizzazione complessiva dell'Ente". I sindacati ritengono che questa urgenza, dopo anni di inattività, "desta più di una perplessità e rischia di alimentare interpretazioni non certo edificanti".
L'Assemblea dei dipendenti in vista della mobilitazione
Per discutere delle questioni irrisolte – l'applicazione del Decreto PA, la valorizzazione del salario accessorio e il diritto alla carriera – le Segreterie territoriali hanno deciso di convocare l'Assemblea generale dei dipendenti provinciali.
L'incontro si terrà giovedì 16 ottobre alle ore 10:00 presso la sala Lovato.
L'Assemblea sarà l'occasione per un "confronto aperto" e per valutare tutte le iniziative sindacali consentite dalla legge. Le sigle avvertono che, in caso di "ulteriore chiusura presidenziale", verranno proclamate le conseguenti azioni di mobilitazione.
I rappresentanti sindacali, Vittorio Simeone (FP CGIL) , Ottavio Mariottini (UIL FPL) e Marino Marino (CSA RAL) , concludono la nota ribadendo un messaggio perentorio: "In una fase in cui il lavoro pubblico dovrebbe essere sostenuto e valorizzato, non è accettabile che la Provincia di Latina scelga di ignorare il contributo dei propri dipendenti... Il rispetto dei lavoratori non si proclama a parole: si dimostra con i fatti"
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