Il dossier
20.10.2025 - 19:29
Latina si conferma tra le città italiane con le peggiori performance ambientali. Secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2025, realizzato da Legambiente e Ambiente Italia con la collaborazione de Il Sole 24 Ore, il capoluogo pontino si piazza al 93° posto su 106 città con un punteggio complessivo di 41,53%, ben al di sotto della media nazionale, che si attesta al 54,24%.
Un risultato che fotografa una città ancora in forte ritardo sul fronte della sostenibilità urbana, penalizzata da alti tassi di motorizzazione, un sistema di trasporti pubblici debole e una gestione dei rifiuti ancora lontana dagli standard virtuosi.
Nonostante la posizione in coda alla classifica, Latina figura tra le cinque città italiane che hanno ottenuto un bonus per la gestione e il recupero delle acque, insieme a Gorizia, Prato, Torino e Udine.
Un riconoscimento, spiega il rapporto, assegnato ai Comuni che hanno adottato politiche di efficienza nella depurazione e nel recupero delle acque meteoriche, con livelli di depurazione superiori al 90%.
Un segnale positivo, ma isolato, in un quadro generale che resta critico.
Sul fronte della mobilità sostenibile, Latina continua a pagare un forte ritardo. Il numero di auto private in circolazione resta tra i più alti in proporzione agli abitanti, mentre il trasporto pubblico registra valori tra i più bassi d’Italia per numero di passeggeri trasportati.
Anche le piste ciclabili e le zone pedonali risultano ridotte rispetto alla media nazionale, segno di una mobilità ancora fortemente centrata sull’uso dell’automobile.
La qualità dell’aria viene classificata come “sufficiente”, ma il livello di ossidi di azoto e polveri sottili continua a superare i valori ottimali previsti dalle normative europee.
Altro nodo critico è rappresentato dalla raccolta differenziata, che si mantiene su valori medi ma senza progressi rilevanti rispetto alle ultime edizioni del rapporto.
Il consumo di suolo cresce leggermente, segnalando una pressione urbanistica ancora forte, mentre il verde urbano fruibile resta inferiore ai livelli di molte città del Centro-Nord.
Il rapporto sottolinea inoltre che, nonostante la presenza di buone pratiche puntuali, manca una visione strategica complessiva per la transizione ecologica locale.
Nella parte alta della classifica, Trento e Mantova guidano la graduatoria nazionale con punteggi superiori al 78%, seguite da Bergamo, Bolzano e Pordenone.
In fondo, insieme a Latina, ci sono Frosinone (96°), Caserta, Catania e Reggio Calabria, a conferma del divario crescente tra Nord e Sud del Paese.
Secondo Legambiente, i dati di Ecosistema Urbano 2025 devono essere letti come un campanello d’allarme: «Le città del meridione faticano ancora a raggiungere livelli accettabili di sostenibilità — si legge nel rapporto — e senza una pianificazione coraggiosa e coordinata il divario territoriale rischia di ampliarsi ulteriormente».
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