La novità
01.11.2025 - 12:15
A partire dal prossimo 12 novembre 2025, in Italia non sarà più sufficiente cliccare su un pulsante per dichiarare “ho più di 18 anni” per accedere ai siti con contenuti pornografici: entra in vigore una stretta normativa che impone la verifica effettiva della maggiore età degli utenti. La misura, resa operativa dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) con la delibera 96/25/CONS, è la prima applicazione concreta dell’articolo 13-bis del cosiddetto Decreto Caivano, che nel 2023 aveva già introdotto l’obbligo per i gestori di siti per adulti di impedire l’accesso ai minori.
L’elenco diffuso dall’AGCOM comprende 48 siti – tra cui PornHub, YouPorn, OnlyFans, Xvideos – che, pur avendo sede anche all’estero, sono accessibili dal territorio italiano e generano traffico o ricavi significativi dall’Italia. Queste piattaforme dovranno dotarsi di sistemi tecnici certificati per l’accertamento dell’età, entro la data indicata. In mancanza di adeguamento, scatteranno sanzioni pecuniarie o l’oscuramento del sito.
Ecco la lista completa
Pornhub
YouPorn
RedTube
Stripchat
XNXX
XVideos
XVideos Red
Cameraboys.com
Maturescam.com
Mycams.com
Mytrannycams.com
Porndoelive.lsl.com
Pornhdlive.com
Joyourself.com
LiveJasmin
LivePrivates.com
LiveSexAsian.com
Lsawards.com
LSL
Pornhdlive.com
Superporno (Canal Porno)
Pichaloca
Porn300
Porndroids
Faphouse
Jacquie et Michel
Olecams
OnlyFans
XFree
XHamster
Tiava
Lupoporno
IXXX
TubeGalore
GayMaleTube
Porn.com
Solo Porno Italiani
Cam4 (pagina legale)
Pornzog
Hentai-Ita
GiochiPremium
Cam4
XHamster Live
Clips4Sale
Chaturbate
Bang
TnAflix
Tukif.love
Come funzionerà la verifica d’età
La norma prevede un meccanismo chiamato “doppio anonimato”: un ente terzo indipendente dovrà certificare la maggiore età dell’utente, rilasciando un token digitale che attesta solo l’età e non l’identità o l’intento di navigazione. Il sito riceverà solo la conferma che l’utente è maggiorenne, senza conoscere altri dati personali. Tra i metodi ammessi vi sono app dedicate, carte d’identità elettroniche o soluzioni digitali compatibili con la normativa europea sull’identità digitale.
Obiettivi e critiche
L’obiettivo ufficiale è chiaro: rafforzare la tutela dei minori online, contrastando l’accesso indiscriminato a contenuti pornografici che, secondo ricerche citate dall’AGCOM, sono accessibili a adolescenti in modo troppo semplice. Tuttavia, la misura ha suscitato critiche: associazioni come Codacons la definiscono “facilmente aggirabile” e denunciano la mancanza di controllo su social network e app di messaggistica, dove il materiale per adulti circola ancora senza filtri. Zazoom
Cosa cambia concretamente
Da martedì 12 novembre, accedere da un computer o smartphone italiano ai siti della lista senza aver completato la verifica d’età sarà impossibile: l’utente verrà reindirizzato a un portale verificatore oppure all’accesso verrà negato completamente. Le piattaforme dovranno esporre un avviso evidente e gestire la procedura mediante provider certificati. Le sanzioni previste arrivano fino a diverse centinaia di migliaia di euro per i gestori inadempienti.
Prospettive e incognite
La nuova disciplina segna un passo significativo, ma non risolve tutte le criticità: l’esclusione delle piattaforme di social network e messaggistica dalla normativa lascia un varco che potenzialmente minaccia l’efficacia dell’intervento. Inoltre, la capacità operativa delle piattaforme e dei provider di verifica nel rispetto della privacy resta da collaudare. La vera sfida sarà equilibrare la tutela dei minori con la protezione dei dati personali e la libertà di accesso degli adulti.
In ogni caso, il 12 novembre rappresenta una data da segnare: per gli utenti, per i provider, per le famiglie e per la politica. Il digitale cambia volto. E l’Italia prova a dire: non è più “click e via”.
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