Il fatto
02.11.2025 - 17:10
E’ stato dimezzato in Appello il debito che il Comune di Latina ha verso la Immobiliare Romagnoli, cui in primo grado erano stati riconosciuti oltre 800mila euro per l’apposizione della proroga del vincolo espropriativo per l’insediamento di nuovi appartamenti.
Ora la Corte d’Appello di Roma, presidente Nicola Saracino, ha rideterminato in 401mila euro la somma spettante ad Immobiliare Romagnoli srl a carico del Comune di Latina. Il verdetto del Tribunale, emesso nel 2021, era stato impugnato dall’amministrazione, patrocinata dall’avvocato Francesco Cavalcanti, in quanto i giudici di piazza Buozzi non avevano tenuto conto del periodo di effettiva indisponibilità dei beni, stante l’esproprio. La società, rappresentata dall’avvocato Maurizio Giglio, aveva invece insistito nella conferma della somma, già fissata in oltre 819mila euro.
Tutta la vicenda ruota attorno alla reiterazione del vincolo espropriativo sul terreno edificabile di via Persicara, come risulta dalla delibera del 21 gennaio 2013 che, appunto, prorogò di due anni la dichiarazione di pubblica utilità della zona. Il Comune di Latina nelle memorie depositate ha sostenuto che il Tribunale ha calcolato l’indennità per tutto il periodo della proroga (due anni), senza tenere conto del fatto che il decreto di esproprio è intervenuto «solo» il 19 dicembre del 2013, quasi un anno dopo la delibera e quindi l’effettiva indisponibilità dell’immobile in capo alla proprietaria è rimasta limitata ad un arco temporale ridotto (circa un anno), rispetto a quello stabilito con la reiterazione del vincolo espropriativo.
Quindi il nuovo calcolo finale ha dimezzato la somma stabilita dal Tribunale di Latina. Tutto questo accade a latere di un’altra vicenda legale aperta tra Comune e Immobiliare Romagnoli: la transazione sui volumi commerciali e, per altro verso, pende la domanda di retrocessione delle aree ex Svar che ha una posta in gioco di circa sette milioni di euro di risarcimento.
La società ha depositato un ricorso al Tribunale amministrativo di Latina nel quale, sostanzialmente, ipotizza anche una trattativa sul contenzioso per il risarcimento; ma in cambio chiede adeguata volumetria di tipo commerciale.
In altro ambito, per ora solo amministrativo, va avanti la procedura che ridisegna il futuro dell’area ex Svar. Infatti di recente il consiglio comunale ha revocato la delibera precedente e intrapreso una nuova strada di riqualificazione. Anche qui però pesa l’incognita di una ulteriore strada legale, poiché la Romagnoli Immobiliare ha già preannunciato che impugnerà la nuova delibera consiliare per questioni di legittimità.
In effetti il braccio di ferro che dura da oltre dieci anni non sembra, al momento, destinato a finire, per quanto quest’ultima decisione della Corte d’Appello faccia risparmiare somme consistenti.
La più recente delibera sulla zona dell’ex fabbrica Svar prevede «una nuova distribuzione del verde pubblico, dei servizi e dei parcheggi, oltre a una diversa dislocazione dei lotti edificabili», come sottolinea una nota dell’amministrazione seguita all’approvazione in aula. La vicenda, in via parallela, è anche oggetto di avvio di una trattativa tra le due parti in causa, che ha una serie di punti chiave da analizzare.
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