Sciopero generale contro la Manovra, la Cgil scende in piazza

Giornata di mobilitazione e protesta oggi, 12 dicembre, nelle province di Latina e Frosinone, dove la Cgil Frosinone Latina ha aderito allo sciopero generale contro la Legge di Bilancio 2026 presentata dal Governo Meloni. Lavoratori, pensionati e studenti hanno manifestato in diversi luoghi simbolici per denunciare quella che il sindacato definisce una manovra “lontana dai bisogni reali delle persone”.

Presidi si sono svolti davanti all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, sotto la Prefettura, alle portinerie della ABB di Frosinone e davanti alla struttura sanitaria del Dono Svizzero di Formia. Scelte non casuali, secondo la Cgil, per richiamare l’attenzione sulle criticità di sanità, lavoro e servizi pubblici.

Nel mirino del sindacato c’è una manovra che, a giudizio della Cgil, non investe su sviluppo, scuola, sanità e politiche sociali, aggravando la sofferenza delle fasce più deboli della popolazione. “Non investire nei servizi pubblici – sottolinea la sigla sindacale – significa essere complici dell’aumento delle disuguaglianze, in un Paese dove pensioni e redditi non garantiscono più una vita dignitosa”.

Particolarmente criticata la scelta del Governo di destinare nuove risorse al comparto militare: secondo la Cgil, sono previsti ulteriori 23 miliardi di euro per armamenti, mentre restano irrisolti problemi strutturali come l’accesso alle cure, la sicurezza sui luoghi di lavoro e il progressivo indebolimento dei servizi sociali.

“La nostra mobilitazione – spiegano dal sindacato – vuole restituire voce a chi rinuncia a curarsi per i costi della sanità, a chi continua a morire sul lavoro e a chi vede negato il diritto allo studio”. Dalle piazze di Latina e Frosinone, conclude la Cgil, è arrivato “un messaggio chiaro e partecipato”: la richiesta di un cambio di rotta nelle politiche economiche e sociali del Paese.