E' ancora polemica sull'impianto di aria condizionata della biblioteca comunale di Latina. Nei giorni scorsi era stato il consigliere di Forza Italia Alessandro Calvi a sollevare la questione, invitando l'amministrazione a intervenire perché gli studenti erano costretti a sturiare in stanze come fornaci, complici le temperature torride di questo mese di giugno. L'amministrazione comunale, attraverso una nota ufficiale, aveva comunicato di aver già preso in carico il problema, con l'ordinazione di un pezzo di ricambio e l'avvio dell'impianto al 50% della potenza per limitare i danni. Ieri però la polemica si è nuovamente accesa in quanto il consigliere comunale di minoranza Matteo Coluzzi ha rilanciato la questione, dal momento che "anche l'attivazione al 50% dell'impianto non riesce a rinfrescare a dovere le aule, che sono tristemente vuote". Pronta la riposta del consigliere di Latina Bene Comune Fabio D'Achille, presidente della commissione Cultura, che ricorda come "la soluzione del problema è stata già individuata e indignarsi per i tempi tecnici di attesa di un pezzo di ricambio è davvero ingiustificato".

"Lbc ha trovato il modo per risolvere il problema del sovraffollamento della biblioteca, la situazione è sempre peggio e non è più sostenibile - ha detto Matteo Coluzzi - Con la facoltà di Economia inagibile la situazione è al collasso, vedere una biblioteca mezza vuota in piena sessione d'esame è la fotografia del fallimento di questa amministrazione che ha millantato una città a misura di giovane. Su un comunicato ufficiale del Comune datato 13 Giugno si annunciava "l'immediata sostituzione della scheda madre e del display di comando del gruppo frigo in modo da riattivare l'impianto al 50% della potenza"... se tale potenza è quella attuale gli studenti del capoluogo non potranno certamente sopportare tale situazione ancora per molto. Una città di 130.000 abitanti meriterebbe spazi adeguati, una Città giovane ma che dimostra ancora oggi di non saper rispondere alle esigenze delle sue nuova generazioni. Non sono bastate mozioni, interventi, interrogazioni sul tema e se questo disinteresse continuerà a perpetrarsi non sono da escludere azioni eclatanti per dare voce al malcontento di chi necessità di uno spazio dignitoso per studiare ed investire sul proprio futuro."

"Pur rendendoci conto - ha replicato il consigliere di Lbc Fabio D'Achille - che formulando una risposta su questo punto diamo corpo e sostanza ad un atteggiamento politico evanescente ci troviamo di fronte ad un dubbio: millantare attenzione verso un tema per strumentalizzare il "malcontento" (per usare le parole dello stesso consigliere di opposizione) non è peggio che cercare di riparare qualcosa che è rotto come sta facendo il Comune? Questo perché i tempi e non solo i costi dell'intervento di cui si contesta il ritardo sono elencati nel documento che il consigliere Coluzzi dice di aver così attentamente visionato. Complice l'arsura estiva, Coluzzi si erge a paladino dei giovani accaldati della biblioteca battendo metaforicamente i pugni sul tavolo per amplificare la sua presunta indignazione. Coluzzi si indigna per un problema già rilevato, analizzato e in via di risoluzione. Si indigna perché i pezzi di ricambio non si trasferiscono direttamente presso la biblioteca comunale ma - grave offesa - si devono attendere i tempi di consegna e installazione, così come già descritto nella nota citata in precedenza. Ha forse rivelato una nostra mancanza (compito nobile e primario dell'opposizione)? No, Coluzzi ci fa un altro grande favore. Ci fa il favore di rivelare quanto assurde e spesso strumentali siano le contestazioni dell' opposizione che ogni giorno, mentre cerchiamo di risolvere i problemi di questa città, ci troviamo a dover ascoltare!