La conclusione della conferenza dei servizi aveva già preparato la strada, ma è con l'autorizzazione provinciale arrivata nei giorni scorsi che la società "Sogerit" ha avuto la sicurezza di poter realizzare il suo progetto nell'area di Mazzocchio, in via Marittima II. Oltre 14 mila metri quadrati di superficie, divisi tra 9 scoperti e 5 coperti per un massimo di 125 mila tonnellate di rifiuto organico biodegradabile l'anno da preparare per la destinazione finale.
Questi i termini del nuovo impianto di trattamento di rifiuti biodegradabili, che contribuisce ad aggiungere un anello alla filiera del ciclo dei rifiuti nell'area industrializzata di Pontinia. Anello collegato principalmente con la Sep, la società che produce compost dagli scarti organici. La società, che già opera a Mazzocchio ,è infatti indicata nel progetto Sogerit come impianto di destinazione finale del materiale che sarà trattato nel nuovo impianto, definito materiale biodegradabile, recuperato dagli scarti delle mense. Dalle indicazioni della società, solo una minima parte di quei rifiuti finirà in altri impianti autorizzati come materiale di scarto.
Ora, con il via libera della Provincia, la società dovrà seguire un iter tracciato con una tempistica precisa. I lavori dovranno iniziare entro un anno dall'autorizzazione e dovranno concludersi entro un massimo di tre anni. Diverse anche le prescrizioni di carattere ambientale: dalla cartellonistica che dovrà essere chiara, al trattamento esclusivamente del codice Cer autorizzato. La Provincia, inoltre, ad un anno dall'avvio dell'esercizio, attenderà anche le indagini svolte dalla società sulle emissioni odorifere e i rumori e ogni anno, nel mese di gennaio, anche una relazione tecnica riassuntiva firmata dal direttore tecnico e dal legale rappresentante, contenente la quantità di rifiuti recuperati e le percentuali di recupero che si è riusciti a raggiungere.
Con la firma e l'invio dell'autorizzazione ai dipartimenti regionali competenti, al sindaco di Pontinia Carlo Medici, e ancora all'Asl, alla polizia provinciale, all'Arpa, al Consorzio industriale e infine al Comitato di Mazzocchio, l'iter si è concluso. I lavori di Sogerit posso
no cominciare.