Stop alle distinzioni tra alunni residenti e non residenti nell'importo da pagare per i ticket delle mense scolastiche. Il provvedimento è stato approvato ieri in Consiglio comunale all'unanimità. Dal primo ottobre prossimo, data di inizio del servizio di refezione scolastica, le famiglie degli alunni che non risultano residenti nel Comune di Terracina, che fino a ieri dovevano sborsare una somma decisamente più alta per accedere al servizio di mensa, saranno equiparati ai residenti. La proposta è stata illustrata dall'assessore alle Politiche sociali Roberta Tintari, che ha spiegato come il sistema della doppia tariffa penalizza troppo le famiglie di altri Comuni e soprattutto crea dei mostri burocratici: «Ci sono stati casi in cui famiglie di Terracina hanno preso in affido bambini di altri Comuni e si sono viste costrette a pagare la tariffa per intero». Il provvedimento, che ha richiestoa una modifica del regolamento, è stato approvato all'unanimità. «Equiparando le rette - ha chiuso il sindaco Nicola Procaccini - noi ci prendiamo carico integralmente del bambino, con oneri e onori: avreni un minor gettito, ma auspichiamo di riempire le nostre scuole e di renderle sempre più attive.

Sempre sul fronte del Welfare, è stato ricomposto il Cda dell'Azienda speciale, rimasto monco dopo le dimissioni del presidente Fulvia Pisa. Giacomo Percoco diventa presidente, affiancato da Cinzia De Castris. La nuova entrata è Giuseppe Talone, terzo consigliere.
Il Consiglio comunale ha trattato anche alcune mozioni e interrogazioni presentate dall'opposizione. Centrale è apparsa quella sulla mobilità sostenibile presentata dal Partito democratico, con il capogruppo Alessandro Di Tommaso che ha chiesto interventi celeri per la manutenzione delle piste ciclabili, e un piglio deciso da parte della giunta per applicare il Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, che resta ancora al palo «e che, dopo sei anni, stiamo ancora aspettando». Forza Italia, con il consigliere Massimiliano Tocci, ha invece segnalato le condizioni pessime in cui versano gli uffici dell'Anagrafe di Borgo Hermada, che si trovano con problemi di rete telefonica e di condizionatori d'aria. Questioni in realtà comuni anche a diversi uffici della sede centrale del Comune. Alla richiesta di intervento ha risposto l'assessore ai Lavori pubblici Luca Caringi, che ha assicurato l'invio di operai per mettere mano ai guasti e ridurre i disagi. Infine Di Tommaso ha chiesto al sindaco Procaccini spiegazioni sui fondi stanziati dal Mibact per il teatro romano, circa due milioni di euro: «Non ho comunicazioni ufficiali», ha risposto il sindaco.