Un documento unico e condiviso per risolvere il problema del ponte sul Sisto, che sorgeva sulla provinciale Badino ed è stato abbattuto per volontà della Provincia perché pericolante. È questo l'esito del Consiglio che si è svolto ieri in via Costa, dove sono state ritirate due mozioni presentate distintamente dai consiglieri Patrizio Avelli (per conto di Provincia Viva e Pd e che chiedeva la realizzazione di una passerella ciclopedonale) e Vincenzo Carnevale per Forza Italia, che invece aveva dato assoluta priorità al progetto da finanziare per un nuovo ponte. Le due proposte sono diventate un unico ordine del giorno, approvato all'unanimità. Da un lato si chiede alla Provincia di impegnarsi a ristabilire il collegamento, oggi interrotto, tra i due lati del fiume che sta causando disagi a migliaia di residenti con una passerella di facile montaggio; dall'altra si spinge per redigere al più presto tutte le fasi progettuali per arrivare all'esecutivo, unica condizione per chiedere i soldi alla Regione. L'ordine del giorno approvato prevede anche che, in caso di carenza di risorse proprie, l'ente provinciale potrà accedere al fondo di rotazione che la Cassa depositi e prestiti mette a disposizione per le fasi progettuali di opere che costano oltre un milione di euro. I requisiti ci sono tutti. Proprio la scorsa settimana, nella commissione Lavori pubblici, l'ingegnere provinciale responsabile della Viabilità Angela Vagnozzi, convocata dai consiglieri membri, ha fatto sapere che lo studio di fattibilità per l'intera ricostruzione del ponte, calcola una spesa di circa un milione 600 mila euro.
Il consigliere azzurro Carnevale ieri ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione per l'accordo raggiunto: «Mi congratulo per il lavoro sinergico che è stato fatto in Consiglio provinciale» ha detto. «Abbiamo convintamente ritirato il nostro ordine del giorno in vista di un documento condiviso. Di questo ringrazio il consigliere Patrizio Avelli e il presidente Eleonora Della Penna, che ha mostrato disponibilità a trovare un'intesa».