La proposta della maggioranza è passata in Consiglio comunale. Anche Priverno avrà i suoi autovelox. O, meglio, riavrà, almeno per quel che riguarda le due macchinette, tolte tempo fa sulla Regionale 156 dei Monti Lepini, al confine con il territorio di Prossedi. Ma, successivamente, ne dovrebbe installare altri due fissi e acquistarne uno mobile.
Il responsabile del Dipartimento della polizia municipale, infatti, si sta muovendo alla luce della delibera di Giunta comunale numero 101 del 29 giugno 2017 con la quale l'amministrazione incaricava il comandante della polizia locale di attivare l'iter per procedere all'indizione di una gara a evidenza pubblica, per la durata di 36 mesi, con possibilità di continuazione per ulteriori 24 mesi, necessaria per l'attivazione del servizio per il controllo elettronico della velocità e una apparecchiatura mobile, cui si potrebbero aggiungere eventuali ulteriori due apparecchiature fisse da installarsi sulla "nuova" Regionale 156 dei Monti Lepini, tra la galleria "Di Trapano" e lo svincolo per la Superstrada Frosinone-Mare, qualora vi siano le condizioni di legge necessarie all'ottenimento di apposita autorizzazione o decreto prefettizio. La decisione della Giunta, come detto, ha trovato conferma in Consiglio comunale. Di qui l'impegno del responsabile del Dipartimento, Giuseppe Celli, a indire una gara d'appalto mediante procedura a evidenza pubblica, per la durata di 36 mesi, più probabilmente altri ventiquattro mesi per il servizio di noleggio, installazione, manutenzione ordinaria e straordinaria di dispositivi omologati per il servizio di controllo elettronico della velocità, fornitura del software di gestione del Codice della Strada, servizi sussidiari e successivi all'accertamento di infrazioni, ivi inclusa l'attività di riscossione coattiva. Insomma, anche il Comune di Priverno non disdegna di "fare cassa" - come sottolinea l'opposizione - con l'installazione di autovelox. Stando alle ultime informazioni, infatti, nel tratto in cui già operavano i due autovelox e lì dove si vorrebbero - se arriveranno le autorizzazioni - installare gli altri due non si sarebbe verificato un numero di sinistri stradali tali da presupporre un controllo della velocità di quel tipo. La vicenda è destinata a provocare ulteriori polemiche.