Latina, seconda città del Lazio, anno 2018 ma non per il trasporto pubblico locale. Qui, con un servizio gestito in proroga da sette anni da Atral e con una gara bloccata dai ricorsi al Tar, forse si è fermi a 30 anni fa e autisti, pendolari e studenti sono quelli che più ne fanno le spese. Stamattina il bubbone è esploso nella commissione trasporti presieduta da Olivier Tassi e riunita per fare il punto sulla continuità del servizio, alla soglia della 17esima proroga tecnica in attesa che si possa procedere con l'aggiudicazione della gara. Presenti una folta delegazione di autisti che in commissione ha esposto i problemi nel portare questo servizio da tempo in dismissione. Il tallone d'Achille resta, da sempre lo stato dei mezzi, basta prendere un autobus per rendersene conto: solo 8 bus sono del 2002, 4 del 2010 mentre tutti gli altri del 1999 con quasi venti anni di esercizio cuciti addosso. "Siamo costretti ad uscire con vetture in alcuni casi da rottamare, una situazione che conoscono bene sia le amministrazioni passate che quella nuova – dicono gli autisti - l'officina deve fronteggiare ogni giorno questa criticità con pezzi da cambiare e guasti da riparare. Per sdrammatizzare la mattina ci chiediamo se hanno finito il fil di ferro per stringere i bulloni…". Il tutto con due meccanici, uno per turno, impegnati a verificare e rattoppare circa 45 vetture. E i mezzi nelle peggiori condizioni vengono messi sul trasporto scolastico. "Abbiamo la responsabilità di più di 80 minorenni per volta sulle corse scolastiche, ma nessuno se ne preoccupa. Ma anche sulle altre linee i problemi non mancano". Come la corsa della linea Fs che due giorni fa per un guasto è rimasta bloccata in mezzo al traffico con cento persone a bordo. E senza voler considerare lo stato generale della stazione autolinee, al centro della cronaca di microcriminalità da tempo. Per vedere migliorare il servizio con la nuova gara e la fornitura di mezzi nuovi bisogna aspettare l'assegnazione definitiva della gara da 23,5 milioni di euro, finita in un ginepraio di ricorsi e contestazioni. E la nuova proroga, seppur breve, è inevitabile. "Sarà di breve tempo, un mese al massimo- ha spiegato il dirigente alla mobilità Passaretti – ci bloccano i ricorsi al Tar di altre ditte. Noi oggi non possiamo procedere perché c'è un provvedimento che inficia quello di esclusione di Schiaffini". Schiaffini Travel è una consorziata di Atral, ha presentato due ricorsi contro la decisione della commissione che ha premiato il raggruppamento di imprese Cilia: il primo per impugnare la partecipazione della Rossi Bus – Nuova Tesei, di fatto poi esclusa dalla commissione per altri motivi; il secondo per impugnare la partecipazione della Cilia. Il comandante Passaretti ha spiegato che si potrà assegnare formalmente alla vincitrice entro il 30 marzo ma se il Tar dovesse dare ragione alle contestazioni e il Comune costretto ad annullare tutto, ci vorrà almeno un altro anno e mezzo per istruire un'altra gara con la nuova normativa. Ed il problema maggiore riguarda il personale: Atral, che sta per lasciare il servizio (l'ultima proroga ha il termine del 31 marzo) ha proceduto a comunicare licenziamento collettivo agli 84 dipendenti. Ora in caso di nuova proroga, come ha spiegato Tassi, bisognerà sedersi a un tavolo e gestire questa trattativa per gestire la fase di passaggio.