Per il progetto di alta diagnostica si ricomincia tutto daccapo. Viene, di fatto, azzerato il protocollo siglato a dicembre del 2015 per la realizzazione di un centro con Pet Rnm nei locali di viale XVIII dicembre; una struttura analoga sorgerà dentro il Goretti. Modifiche più che sostanziali dunque, illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa congiunta del direttore generale della Asl, Giorgio Casati, e del sindaco, Damiano Coletta, che hanno ripercorso la storia del centro di alta diagnostica e del progetto mettendo in luce quello che sarebbe stato il «vero ostacolo» alla realizzazione della struttura, ossia la mancanza di un piano economico sostenibile. In altre parole: non c'erano i soldi. La convenzione prevedeva una gestione trentennale per «uso privato-sociale» del centro di alta diagnostica, ma in allegato non è stato mai rinvenuto il piano economico e finanziario. Di fatto, secondo la relazione, che è stata effettuata in seguito «non c'era la sostenibilità finanziaria». «Una lacuna grave che avrebbe creato l'ennesima cattedrale nel deserto a Latina, come ce ne sono stante sparse in questa città», ha detto il sindaco. Sul piano strettamente pratico quella lacuna ha fatto sì che dovesse essere cercata una soluzione molto diversa. E infatti è stato chiesto alla Asl di partecipare alla ricerca di un'alternativa.
Gli assetti
«Ci siamo dichiarati disponibili - ha detto il direttore Giorgio Casati - ma ovviamente a casa nostra perché l'idea della Asl è quella di potenziare il Goretti come un grande centro di alta diagnostica non tanto di aggiungere un reparto di alta diagnostica e in questo senso abbiamo accettato volentieri di ospitare qui i macchinari e aggiungere una sala ibrida. Nel nuovo accordo non è specificato il tipo di macchinari perché, diciamolo francamente, la ricerca va avanti ad horas ed è possibile che il macchinario che si sceglie oggi potrà essere superato tra due anni, o comunque al momento della entrata in funzione effettiva». Quindi cambia tutto: la sede sarà "diffusa" ma comunque interna all'ospedale Goretti; la Provinciqa esce definitivamente dal gruppo delle parti attrici e la Fondazione Sanità e Ricerca si è impegnata a restituire gli 800mila euro ricevuti; nella struttura individuata nel 2015 andranno aule e laboratori collegati con il Goretti e con quell'attività diagnostica specifica; la Fondazione si è altresì impegnata a tenere fede agli investimenti e ad aggiungere una borsa di studio; per rendere effettivo il progetto servirà almeno un altro milione di euro di finanziamento regionale.
Il caso
"Alta diagnostica, il progetto originario è saltato perché non c'erano i soldi"
Latina - Il sindaco Coletta e il direttore della Asl Casati in conferenza stampa: "Non c’era sostenibilità finanziaria per la gestione trentennale del centro"