Unicoop Tirreno si prepara a lasciare il basso Lazio e chiudere i battenti di otto supermercati situato al di sotto della linea del grande raccordo anulare, tra i quali l'Ipercoop e il punto vendita Coop di via Mascagni, quello di Pomezia e quello di Velletri. I sindacati di categoria proclamano lo stato di agitazione a partire dal 26 settembre e chiedono al ministero dello sviluppo economico un incontro urgente per discutere le scelte dei gruppi Unicoop e Distribuzione Centro Sud, pronti ad abbandonare il Lazio e lasciare senza lavoro centinaia di famiglie.
Gli incontri che ieri pomeriggio si sono tenuti presso i punti vendita e ai quali hanno preso parte dipendenti e sigle sindacali infatti, hanno confermato le voci che si rincorrevano da mesi. "Oltre alla vertenza dell'Ipercoop di Avellino – scrivono nella lettera indirizzata al Ministero per lo Sviluppo Economico Ultucs Uil, Fisascat Cisl e Filcams Cgil – è sopraggiunta la dichiarazione di Unicoop Tirreno di voler cedere otto punti vendita del Sud del Lazio e questo aggrava la preoccupazione sul disinvestimento della cooperazione nei territori del Sud del Lazio e in Campania e il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori". Nel ribadire la necessità di avere un confronto congiunto che affronti i problemi della presenza e del futuro della Coop in questi territori, le sigle sindacali chiudono la lettera annunciando lo sciopero di tutti i lavoratori per la giornata del 26 settembre.
Il caso
Coop lascia il basso Lazio, i punti vendita di Aprilia e Pomezia saranno ceduti
Aprilia - Unicoop Tirreno annuncia la cessione di otto supermercati dove lavorano 270 dipendenti, interessata anche Velletri. Sindacati preoccupati per possibili licenziamenti