Il pronto soccorso e il reparto di Medicina d'urgenza dell'ospedale "Paolo Colombo" di Velletri saranno presto collegati con l'area d'arrivo delle ambulanze e dove avviene il passaggio di consegne dei pazienti fra il personale del 118 e quello ospedaliero.
È questo quanto deciso dalla Regione Lazio, con la Giunta presieduta da Nicola Zingaretti che, nella seduta di ieri, ha deciso di finanziare con 400mila euro la realizzazione della nuova "camera calda" che consentirà maggiore efficienza nei soccorsi e una migliore gestione del paziente.
«Una buona notizia per tutto il territorio - ha spiegato l'assessore alla Sanità e all'Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato -. Dopo lo sblocco di otto assunzioni per l'ospedale di Velletri, con questo finanziamento potenzieremo ulteriormente e miglioreremo il servizio offerto ai cittadini. Ora vigileremo affinché i lavori siano eseguiti correttamente e in tempi rapidi».
Destinataria del finanziamento - ovviamente - la Asl Roma 6, cui spetterà l'onere della realizzazione della nuova "camera calda".
Chiaramente, non sono mancate le prime reazioni. Fra queste, spicca quella di Rodolfo Lena, presidente della commissione Affari costituzionali del Consiglio Regionale del Lazio ed esponente del Pd: «Ecco un ulteriore passo avanti per la riqualificazione di una struttura importante e ricca di professionalità come quella veliterna, per cui mi ero preso personalmente un impegno - ha dichiarato -. La Regione Lazio, infatti, ha destinato alla Asl Roma 6, che serve il territorio dei Castelli Romani e del Litorale sud, un finanziamento di 400mila euro per la realizzazione della Camera calda nel medesimo ospedale. La Camera calda è un'unità molto strategica: alcuni mesi fa, gli amministratori di quel territorio condivisero con me la necessità di realizzare questa struttura e io avevo assicurato che mi sarei impegnato affinché diventasse una realtà. Oggi festeggiamo questa notizia, frutto di una buona politica, quella del fare, che istituisce un servizio fondamentale di cui beneficerà l'intera area dei Castelli Romani».