È immaginabile nell'era dell'informazione veloce in "rete", un paese privo di una biblioteca? In linea teorica difficilmente, nella pratica basta guardare a Lenola. Il paese arroccato sui Monti Ausoni da otto anni circa ha la sua biblioteca chiusa a chiave, inaccessibile, interessata da almeno altrettanti anni da un finanziamento regionale che ne prevede il restauro, mai concluso. Un argomento divenuto oggetto di contesa politica per ben due tornate elettorali. Mai risolto.

Il luogo c'è, ed è l'edificio in cui è stato restaurato il cinema Lilla, ex sede del Comune. Con circa 400 mila euro nel 2012 è stato preso per i capelli un finanziamento che rischiava di andare perduto. È stato ristrutturato il cinema Lilla ed eseguiti anche i lavori alla biblioteca, ma manca ancora qualcosa, e quel qualcosa non è chiaro chi debba farlo. Ma non solo. C'è anche il problema del personale, vero macigno: chi terrebbe aperta la biblioteca? I volontari? Una possibilità. Resta il fatto che ad oggi il cittadino lenolese non ha accesso al libro pubblico, quello che pure è stato pagato con i soldi dei contribuenti. Ma non solo. Il cittadino lenolese non può usufruire nemmeno dei tanti servizi che una biblioteca al giorno d'oggi potrebbe fornire: connessione Internet gratuita, spazio per rassegne culturali, ricerche di gruppo, eventi, riunioni, proiezioni. Insomma, un luogo di crescita culturale e sociale, se non addirittura un luogo di studio per chi, magari, non può permettersi l'acquisto di libri nuovi di zecca.

I più attenti ricorderanno ancora il botta e risposta tra l'allora sindaco Andrea Antogiovanni e l'allora consigliere d'opposizione, Fernando Magnafico, primo cittadino di oggi. Quest'ultimo denunciava lo stato di degrado della struttura, con tanto di foto, puntando il dito contro l'amministrazione inerte. Da parte sua, Antogiovanni si giustificava con i ritardi maturati dalla giunta precedente. Ma era il 2015. E oggi, che le parti si sono invertite, a che punto siamo?

Per porre fine all'inerzia (l'amministrazione comunale sembra intenzionata a riaprire il servizio al più presto, ma bisogna capire come), sabato 22 settembre alcuni cittadini hanno deciso di aderire all'iniziativa nazionale "Biblio Pride", orgoglio bibliotecario. A Lenola si svolgerà all'aperto - e non potrebbe essere altrimenti - in località Colle, con il supporto della Pro Loco presieduta da Tonino Fasolo, promossa da liberi volontari amanti della lettura animati dal desiderio di riattivare la biblioteca comunale. Tra di loro c'è la professoressa Lorenza Cairo che sta promuovendo molte iniziative per sensibilizzare sul tema della biblioteca chiusa. A partire dalle 10 del mattino e fino alle 12, si andrà avanti col prestito straordinario di libri forniti dalla Pro Loco Lenola, seguito con la lettura ad alta voce di passi celebri della letteratura. Sperando che non servano troppe citazioni per comprendere quanto sia una importante la biblioteca del paese.