Qualcosa si muove sulle sponde del canale Sisto, dove si attende l'inizio dei lavori per la realizzazione di un ponte provvisorio al posto del vuoto lasciato dall'abbattimento del vecchio ponte sul Sisto, divenuto pericolante e che congiungeva la provinciale. Nei giorni scorsi una ditta subappaltatrice ha iniziato i carotaggi, attività preliminari di campionamento utili all'analisi del terreno su cui dovranno poi poggiare le basi dell'infrastruttura. Dovranno essere inoltre abbattute le pile attualmente presenti, che sorreggevano il ponte originario. La presenza di operai in una zona che è rimasta praticamente immutata dal giorno della chiusura e poi dell'abbattimento, ,fa ben sperare i residenti e gli operatori commerciali della zona. L'aria che si è respirata in queste due stagioni estive, la prima iniziata proprio quando si è eseguito l'abbattimento, e la seconda appena trascorsa non è stata delle migliori.
Oltre ai disagi per i turisti e i proprietari di casa, spesso separati solo per pochi metri di distanza tra una casa e l'altra, si sono vissute difficoltà anche e soprattutto per le attività commerciali. Alcune hanno chiuso i battenti, altre hanno pagato e continuano a pagare una crisi dovuta al calo di fatturati. E tra questi ci sono gli operatori che gestiscono i pontili lungo il canale.
Secondo la tabella di marcia prospettata dagli addetti ai lavori, dopo i carotaggi e la demolizione e ricostruzione delle pile in acqua, il montaggio da parte della ditta del ponte Bailey dovrebbe essere concluso entro il Natale. Con l'anno nuovo la provinciale Badino potrebbe dunque ritrovare la sua continuità, collegando i Comuni di Terracina e San Felice Circeo. Come si ricorderà, l'intervento di abbattimento e il successivo di noleggio e montaggio del ponte provvisorio è a carico dell'ente provinciale, che ha stanziato circa 300 mila euro. Ma dal 2019 le cose dovrebbero cambiare. Il noleggio, per tutto il tempo che sarà necessario a trovare i fondi per la ricostruzione del ponte in cemento, passerà a carico del Comune di Terracina, che ha acquisito la strada provinciale al patrimonio comunale.
Si dovrà procedere insomma per step. Nella speranza, nutrita da tutti, che il ponte provvisorio non diventi, come spesso accade nell'universo delle opere pubbliche italiano, definitivo.