Incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita culturale. Un obiettivo che necessariamente deve passare attraverso l'innovazione e di questi temi se n'è discusso ieri alla conferenza internazionale di Venezia, in cui il Map di Pontinia, il museo dell'Agro Pontino, ha avuto un ruolo da protagonista.
I dati raccolti da Federculture descrivono una situazione difficile. Quattro italiani adulti su dieci non presenziano ad alcun tipo di attività culturale e circa sette italiani su dieci non vanno al cinema, non visitano un museo né un sito archeologico. I numeri parlano chiaro e dimostrano l'esigenza di invertire la rotta. Di quali siano le strategie da adottare se n'è parlato nel corso della conferenza internazionale di ieri, ospitata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia.
Il Map, rappresentato dal direttore Alessandro Cocchieri, ha avuto un proprio ruolo nella seconda tavola rotonda in cui si è discusso di come i musei italiani innovino rispetto ai temi della cultura immateriale. Oltre al Museo dell'Agro Pontino erano rappresentati il Museo dell'Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara (direttore Simonetta della Seta), il presidente della Fondazione di Venezia (Venezia-M9 Museo del Novecento di Mestre) Giampiero Brunello, e Chiara Squarcina della Fondazione Musei Civici di Venezia (Il Museo del Merletto a Burano).
«Siamo orgogliosi - ha commentato l'assessore alla Cultura Patrizia Sperlonga - per questo traguardo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dar vita a un museo vivo e innovativo, attento anche alle istanze derivanti dal tessuto sociale. Il Map ha dimostrato dunque sempre grande apertura ed è una realtà necessaria a Pontinia, un luogo in cui chiunque può esprimere la propria idea di cultura. È una scommessa vinta».
Cultura
Il Museo di Pontinia tra le eccellenze in tema d'innovazione
Pontinia - Il Map protagonista alla conferenza internazionale di Venezia