Incarnano il sogno di tanti giovani laureati che, finiti gli studi, hanno un gran desiderio di libertà. Se la sono presa tutta, dopo la fatica sui libri, Lucia e Filippo, svizzera lei, tedesco lui, che da qualche tempo sono in bicicletta per l'Italia e da ieri sono a Terracina. Una tappa del loro personalissimo Viaggio in Italia, fatto su due bici, un carrellino per i bagagli, un sacco pieno di sogni. Poche ore fa erano al porto, sotto la solita bellissima luce del tramonto, a cucinare con il fornelletto da campeggio una bella pasta con le melanzane. Domani saranno a Gaeta. Il viaggio deve andare avanti, l'obiettivo è di stare in primavera in Sardegna. Sì, il Belpaese coi suoi colori va visitato. Fa parte della formazione culturale dei ragazzi europei. Oggi come ai tempi di Goethe. Lucia e Filippo portano dentro il sogno di aprire prima o poi una scuola di musica per bambini. Mentre attendono la loro occasione, girano con i loro strumenti, un violino, una fisarmonica e un organetto, e suonano, tenendo aperta la custodia dello strumento per chiedere al passante casuale, un aiuto.

Il viaggio, anche se ridotto all'essenziale, ha i suoi costi. Ventisette anni Filippo, ventisei Lucia, hann la luce negli occhi tipica di chi, sebbene con grossa discrezione, è pronta a prendersi il mondo. Dopo la cena frugale al porto, si sono spostati in piazza Garibaldi, dove hanno iniziato a suonare per le persone. Un Natale bohémien, ospiti da salutare con spirito di accoglienza, segno di buon presagio. I sogni hanno ali grandi. E anche gambe forti per pedalare.