Conferita la "Medaglia d'Onore" ad Angelo De Filippis, insegnante, sindaco di Lenola negli anni Settanta, padre di Giovanbattista De Filippis, anche lui sindaco e amministratore, per 23 anni, del centro aurunco, nonché dell'altro figlio, Pierluigi, esponente della Fiom, braccio destro di Maurizio Landini. La consegna del riconoscimento conferito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato consegnato dal prefetto Maria Rosa Trio nelle mani del figlio di Angelo Pierluigi, rimasto orfano del fratello, dopo la scomparsa di Gianbattista De Filippis, sindaco ed esponente di spicco della Lenola. La medaglia è stata conferita a tutti i «cittadini italiani, militari e civili, o a familiari dei deceduti, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra». Angelo De Filippos, infatti, è stato uno dei promotori dello sviluppo della democrazia nel Paese. L'Anpi del comprensorio Fondi-Lenola ne ha ricordato la figura di partigiano nel 2012, tanto da essere appellato come il "Sindaco partigiano". In politica scelse di militare in quell'area cattolica, contraddistinta, nella Democrazia Cristiana, dalle figure di Giorgio Lapira, Giuseppe Dossetti, Giovanni Galloni . In gioventù, dopo l'8 settembre si unì alla formazione Corpo volontari della libertà, facendosi chiamare "Lucio" e combattendo sulle montagne e nelle città del Piemonte, ricordano in paese. Fu deportato in Germania per subire la stessa drammatica sorte di milioni di persone, ma per un caso fortuito non venne giustiziato. Al Teatro "Ponchielli" di Latina, la medaglia. Ennesimo tributo al valore civile.