ll direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, è stato ascoltato oggi dalla settima commissione consiliare permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone (FI), in merito al cronoprogramma sulle procedure di stabilizzazione del personale precario. Si tratta di un secondo incontro per "seguire l'evolversi dei lavori, la stabilizzazione del personale precario oltre ad essere un diritto è necessario al buon funzionamento dell'ospedale - ha dichiarato in apertura dei lavori Giuseppe Simeone - anche perché Latina e i cittadini hanno bisogno di risposte certe in tempi brevi. Ci segnalano dei ritardi e oggi vorremmo capirne le motivazioni". Giorgio Casati ha spiegato come in realtà il cronoprogramma è disposto dall'azienda ma è subordinato dagli adempimenti di carattere amministrativo della giunta, come la pubblicazione dei bandi e che comunque i tempi per la stabilizzazione di quasi 500 dipendenti entro il 2020 potrà essere rispettato. Da giovedì prossimo saranno pubblicati i primi bandi, e le assunzioni avverranno in tre tranche.

Ha preso parte all'audizione anche Barbara Solinas, dirigente dell'area risorse umane della direzione regionale salute e integrazione socio sanitaria della Regione Lazio che ha ricordato come Latina abbia comunque già stabilizzato 100 dipendenti.

Il residente della commissione, Giuseppe Simeone di Forza Italia, ha detto: "Definire le procedure amministrative per la stabilizzazione del personale precario dell'Asl di Latina entro ottobre 2019. L'auspicio è che il personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliario, possa conoscere entro la fine dell'anno il proprio destino professionale. La vicenda riguarda numerosi operatori dei nostri ospedali, che meritano di avere risposte adeguate e certe –ha proseguito il presidente Simeone- il problema deve essere risolto con urgenza. Era mia intenzione chiedere lumi sui tempi per la chiusura dell'intera fase di stabilizzazione. Da quasi tre anni va avanti una situazione insostenibile per una parte consistente del personale ospedaliero della provincia pontina. Tante le professionalità che hanno dovuto fare sacrifici per colmare i tanti gap esistenti nella sanità, garantendo l'erogazione di prestazioni fondamentali di assistenza ai nostri cittadini. In troppi chiedono ancora risposte chiare. Occorre mantenere alta l'attenzione e credo sia urgente che l'Asl di Latina percorra l'iter nel modo più celere possibile. Il direttore generale Giorgio Casati ci ha assicurato che le procedure saranno completate nell'arco di 8 mesi, a partire da adesso. Ho ricordato al manager Asl che l'azienda di Latina quanto a stabilizzazioni del personale è ben al di sotto della media regionale. Bisogna preservare un patrimonio, fatto di uomini e donne, che a causa di quanto accaduto si stanno confrontando con una inaccettabile mortificazione e una mancanza di certezze per il proprio futuro. Un patrimonio di professionalità che, per dei cavilli burocratici, non possiamo permetterci di disperdere. La burocrazia non deve prendere il sopravvento sul buon senso. Non esistono precari di serie A e di serie B. Esistono persone che hanno lavorato senza risparmiarsi mai un giorno, tra turni massacranti e i limiti imposti dalle carenze insite purtroppo nella sanità della provincia di Latina e del Lazio, che meritano di avere accesso al proprio futuro dopo anni di incertezze. E' dal 2016 che ci battiamo perché sulle stabilizzazioni dei precari nella sanità fosse fatta adeguata chiarezza all'insegna di un diritto che va rispettato. Sarà mia premura verificare che l'Asl di Latina rispetti i tempi previsti".