Nel 2018 gli automobilisti del Lazio hanno speso 272,7 milioni di euro per le revisioni obbligatorie delle autovetture presso le officine private autorizzate. Numeri importanti, quelli relativi alla spesa dei residenti del territorio ed elaborati dall'Osservatorio Autopromotec, che sottolinea come il pagamento della tariffa fissata per le revisioni ammonta esattamente a 87,2 milioni di euro complessivi, mentre il costo delle operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per rendere gli autoveicoli in grado di superare i controlli previsti (insomma, la spesa per l'attività di prerevisione) ammonta a 185,5 milioni di euro.

A detenere il primato della spesa complessiva in manutenzione è il territorio provinciale di Roma dove (naturalmente per numero di abitanti), è in cima alla classifica del Lazio con 191,6 milioni di euro per 916.058 veicoli revisionati. Subito dopo Roma c'è la provincia di Latina, con una spesa totale di poco più di 28 milioni di euro e 133.939 veicoli revisionati. Poi ci sono Frosinone (26,9 milioni di euro e 128.923 revisioni), Viterbo (18,2 milioni di euro e 87.175 revisioni) e Rieti (7,8 milioni di euro e 37.416 revisioni).

A livello nazionale, invece, sempre nel 2018 sono stati spesi 2,92 miliardi di euro per la revisione delle auto presso le officine private autorizzate. «Si tratta di una cifra di estrema rilevanza - spiega l'osservatorio - anche se di poco inferiore (-0,9%) rispetto ai 2,95 miliardi di euro realizzati nel 2017. Nel dettaglio, la spesa per la pura operazione di revisione è diminuita dell'1,8% sul 2017».
Il calo «è dovuto essenzialmente alla diminuzione del numero di veicoli chiamati a revisione», prosegue l'osservatorio, che sottolinea come nel 2018 sono stati revisionati 13.959.706 veicoli, e cioè l'1,8% in meno rispetto ai 14.217.864 veicoli revisionati nel 2017, ma «anche perché non vi sono state variazioni né per ciò che riguarda la tariffa fissata per le revisioni né per gli oneri accessori (Iva, diritti per la Motorizzazione e bollettino postale)».
La spesa per le prerevisioni, invece, ha subito un calo più lieve (pari al -0,5%) in quanto la diminuzione del numero dei veicoli chiamati a revisione è stata compensata dall'incremento dei costi delle operazioni di manutenzione e riparazione che risulta dagli indici Istat (+1,3%).

«L'attività di revisione - conclude l'Osservatorio Autopromotec - oltre ad essere un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada, è uno strumento importante per mantenere in condizioni di efficienza i veicoli. La revisione ha infatti lo scopo di verificare le condizioni di sicurezza e il livello di emissioni inquinanti, così da attestarne l'idoneità a circolare su strada. È bene ricordare che, come previsto dal Codice della Strada, le revisioni vanno effettuate dopo quattro anni dall'immatricolazione e, successivamente, ogni due anni».