Dalla fusione di arte, matematica, geometria e fonetica è nato un progetto che ha permesso agli studenti della classe II H del liceo scientifico G.B. Grassi di Latina di sperimentare l'applicazione dei numeri nella vita quotidiana. Nel biennio è nato così un percorso innovativo per l'elaborazione di una serie di alfabeti utopici su base logica e matematica.
Sostenuti dalla preside Giovana Bellardini, sotto la guida del docente di storia dell'arte che ha ideato il progetto, Massimo Pompeo, col supporto dei docenti delle altre materie come la professoressa Roberta Sciarretta, gli studenti sono partiti dall'analisi dell'alfabeto di Luca Pacioli, religioso e matematico vissuto a cavallo tra ‘400 e ‘500, per studiare i criteri geometrici e costruire nuove lettere, quindi approcciare un nuovo modo di comunicare. Tutto questo attraverso lo studio delle regole alla base della lingua e della scrittura.
Un percorso che ha portato all'installazione di una mostra all'interno dell'istituto scolastico, presentata ieri in occasione di un incontro con le autorità locali invitate proprio con una lettera scritta utilizzando i diversi alfabeti utopici creati dagli studenti. Invito al quale ha risposto con piacere persino Papa Francesco.
«È nato tutto come un gioco - ha spiegato il professor Pompeo - ma poi questi ragazzi hanno messo in pratica il loro studio, il loro modo di vedere la matematica e di applicarla. Sono ancora piccoli ma sono davvero eccezionali».
Il successo
L’alfabeto tra arte e matematica: il progetto degli studenti del liceo Grassi
Latina - Presentata ieri la mostra degli elaborati prodotti dalla classe II H: attraverso i criteri geometrici costruite nuove lettere con le quali comunicare