Quelli che non si arrendono davanti ai ritardi per la realizzazione dell'Autostrada hanno ripreso penna, carta e coraggio e adesso chiedono di sapere cosa ne sarà del progetto bloccato dalla sentenza del Consiglio di Stato relativa a illegittimità nel bando di gara. Nel pomeriggio in Unindustria si è riunito il comitato di controllo sul cantiere dell'Autostrada, istituito circa un anno fa e del quale fanno parte associazioni di categoria e sindacati. La riunione è cominciata con la constatazione del ritardo accumulato nell'iter per la Roma-Latina proprio quando tutto sembrava andare bene, con il finanziamento disponibile e la gara affidata. I più arrabbiati sono i sindacati di categoria, gli edili, che speravano in questo cantiere come la prima buona notizia dopo anni di crisi profonda nelle costruzioni e nelle opere pubbliche medio grandi. All'incontro, voluto dal Presidente Giorgio Klinger, hanno preso parte larga parte dei soggetti che aderiscono all'Osservatorio e tra le iniziative immediate messe in campo c'è la richiesta di un incontro con l'assessore regionale Alessandri per capire quanto tempo servirà per modificare il bando e renderlo uniforme alle indicazioni emerse nella sentenza del Consiglio di Stato. Le iniziative però non sono solo di tipo «diplomatico», l'idea che si fa avanti è quella di coinvolgere i sindaci e trasformare la battaglia per la Roma Latina in una «vertenza» territoriale dove sono in gioco circa seimila posti di lavoro tra il cantiere e l'indotto. Insomma, una «piccola tav», una grande opera del Lazio che finora non è entrata nelle incompiute che contano nel dibattito politico né tra gli investimenti in ritardo ma che, in realtà, ha un peso rilevantissimo sul futuro dell'economia locale. A latere del comitato promotore si mobilitano direttamente i lavoratori edili e il prossimo 11 marzo Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil terranno un presidio a Borgo Piave (dalle 7 alle 12)
Il caso
Quelli che non mollano sull'Autostrada Roma Latina e riprendono la battaglia
Latina - Riunione in Unindustria del comitato promotore dell’opera. E gli edili preparano un sit in