«L'Occultus Dark Festival nasce come un evento di tipo culturale, volto a fare informazione sull'occultismo e le tradizioni pagane, nel pieno rispetto della libertà di culto prevista alla Costituzione Italiana. Nonostante l'evento sia aperto al pubblico e ad ingresso gratuito, anche la seconda edizione viene presa di mira dai politici di Sermoneta».
Inizia così una lunga nota firmata da "Ahsife Oscura", nome d'arte di un'organizzatrice dell'Occultus Dark Festival, critica nei confronti delle polemiche che ha suscitato la decisione di riproporre l'evento a Sermoneta per il secondo anno consecutivo. Gli strali dell'associazione sono rivolti, soprattutto, ad Antonio Aprile, che un paio di giorni fa aveva deciso di dire la sua sull'opportunità di realizzare la manifestazione.
Sull'argomento il Gruppo Misto ha deciso di presentare un'interrogazione, ma gli attacchi dell'associazione si rivolgono al consigliere Aprile ricordandogli come le radici italiane ed europee siano pagane e che la Costituzione dà libertà di culto e di poter manifestare nel rispetto e nella legalità, con l'Occultus che non viola alcuna legge né manca di rispetto a nessuno: «La prima edizione fu inutilmente ostacolata dal patrocinio che ci fu revocato e questo non ha comunque impedito il regolare svolgimento dell'evento. Quest'anno - spiegano dall'associazione - il patrocinio non è stato chiesto in quanto non necessario ai fini della manifestazione. Eppure, nonostante il Comune stavolta non sia stato interessato, piove l'accusa di non essere stati informati».