La popolazione di San Felice Circeo sta invecchiando inesorabilmente e nel paese la condizione socio-economica continua a risentire della crisi e di un turismo che ad oggi, nonostante da anni si parli di destagionalizzazione, esiste soltanto in estate.
È questo il quadro che emerge dal Documento unico di programmazione (Dup) approvato di recente dalla Giunta Schiboni, nel quale, oltre ad analizzare il contesto, si fa anche il punto sugli obiettivi di mandato dell'amministrazione, per i quali in larga misura risultano "lavori in corso".
Nell'elaborato (oltre duecento pagine), si parte dall'analisi delle caratteristiche della popolazione. Il tasso di natalità, dal 2013 al 2017 (ultimi dati), è diminuito del tre per cento circa, mentre il tasso di mortalità è rimasto sostanzialmente identico, aggirandosi attorno al nove per cento. La popolazione, come accennato, sta invecchiando. Dei 10.032 residenti registrati al 1 gennaio 2017, oltre la metà è rappresentata da persone in età adulta (da 30 a 65 anni); ben 2.313 sono in età senile (oltre 65 anni), altri 1.461 in forza lavoro da prima occupazione (15-29 anni); soltanto 431 sono in età prescolare (0-6 anni) e 666 in età da scuola dell'obbligo (7-14 anni).
Sul fronte dell'economia, si afferma che il turismo è sì importante, «ma non riesce a portare un introito costante agli operatori locali, risentendo della fortissima stagionalità». Inoltre, si sottolinea che la stagione turistica è «limitata ai principali "ponti" e week-end di primavera ed estate e ai mesi di luglio e agosto (massimi da metà luglio al 20 agosto». Alla luce di ciò, «il ruolo dell'amministrazione locale è quello di promuovere qualsiasi iniziativa finalizzata a rinnovare e rilanciare il territorio».
Un tentativo concreto, per l'amministrazione Schiboni, è rappresentato dall'opportunità offerta dalla "Città della cultura 2019 del Lazio". «Tra i punti più rilevanti, la creazione di un percorso che collega Grotta Guattari fino al centro storico, la rigenerazione urbana del porto, il museo del mare e la riqualificazione della villa del Morrone». San Felice non è però soltanto turismo e infatti si evidenzia l'importanza del settore agricolo, con prodotti molto ricercati non solo sul mercato nazionale, ma anche su quello europeo.
A vivere un periodo non particolarmente felice, anche il settore delle costruzioni. Quest'ultimo – si legge nel Dup – ha continuato a mostrare segnali di debolezza. Il valore aggiunto si è ridotto, beneficiando solo in parte della ripresa delle compravendite delle abitazioni.
Questa amministrazione – così nell'atto – sta mettendo in campo tutte le competenze a sua disposizione per reperire le risorse necessarie, cercando di ridurre la fiscalità per garantire tutti i servizi e al contempo realizzare il programma di mandato». Idee, queste, che dovranno tradursi in atti amministrativi concreti.