Nel Comune di Latina la gestione di trasporto pubblico è partita da quasi nove mesi con il gestore Cilia che è subentrato ad Atral guidando le linee su 39 nuovi mezzi. Se da una parte però, il Comune gode dei frutti di una nuova gestione più moderna ed efficiente in termini di mezzi e tecnologie, dall'altra sta ancora pagando gli strascichi del contenzioso avviato con l'ex concessionario, in sella per 12 anni. Come se non bastasse la guerra fredda innescata dai ricorsi sulla gara del tpl, arrivati alla Corte di giustizia europea, oggi l'elemento più recente di dissidio tra Comune ed ex gestore è costituito dal parco mezzi usurato e riconsegnato al Comune. Una vicenda finita a colpi di diffide e sulla quale l'amministrazione ha chiamato in causa un perito.

I 29 mezzi riconsegnati da Atral la scorsa estate, di cui i migliori e più recenti (quattro) sono stati utilizzati da Csc, erano stati oggetto di una perizia nel 2015 (una risale anche al 2012) effettuata dal mobility manager del Comune Savo: il loro valore fu stimato in 500mila euro. Ebbene, dopo tre anni un funzionario del servizio mobilità del Comune ha effettuato una nuova perizia su quei mezzi stimandoli a zero: ormai non sono più valutabili economicamente e non potrebbero in alcun modo essere messi su strada. Oggi il quesito che il Comune vuole affidare ad un perito è se la stima passata da 500mila euro a zero euro di questi mezzi in tre anni sia frutto di una normale usura (plausibile con le migliaia di chilometri percorsi sui tratti urbani e con un'anzianità superiore ai 16 anni) o sia il risultato di cattiva manutenzione sia ordinaria che straordinaria, entrambe a carico del gestore.