Sembrava fatta per la riapertura del teatro D'Annunzio di Latina. E non era solo una speranza, ma un dato corredato di atti concreti, tutti quelli esposti ieri dal Comune di Latina nella Commissione di Vigilanza dei Locali di Pubblico Spettacolo, l'organo che, composto da vari membri e presieduto dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, si esprime sulle condizioni di solidità, di sicurezza e di igiene di teatri e locali ai fini di consentire lo svolgimento degli spettacoli. Ma qualcosa è andato di nuovo storto perché all'appello mancano alcuni adempimenti, nonostante il Comune abbia assolto a quasi tutte le 45 prescrizioni che furono sollevate lo scorso anno. A quel punto l'unica strada è aspettare ancora e terminare gli ultimi lavori, anche se questo vorrà dire spostare gli spettacoli dell'Atcl già previsti per aprile. Il primo spettacolo che era stato ripristinato in cartellone, con comunicazioni agli abbonati e sul sito ufficiale, era «Colpo di scena» l'8 aprile, diretto da Carlo Buccirosso, seguito da «Morte di Galeazzo Ciano» di Enzo Siciliano, previsto per il 13 aprile e il 29 aprile da «Chi è di scena». Ora scatterà di nuovo il piano B, già adottato a novembre, quando l'assessore Silvio Di Francia decise di chiudere il teatro per le sue condizioni di precarietà generale che non ne permettevano l'utilizzo: l'amministrazione è intenzionata a spostare questi tre spettacoli al teatro Moderno per non invalidare del tutto la stagione teatrale, già falciata per metà, e permettere ai 250 abbonati di poter vedere il resto degli spettacoli. Non ci saranno problemi, invece e secondo quanto assicurano dall'assessorato, per i saggi di danza delle scuole del capoluogo, tra giugno e luglio.