Molti di loro sono presenti nella toponomastica cittadina, che li ricorda in particolar modo nella zona del quartiere Capanne. Sono le vittime delle violenze naziste durante l'occupazione tedesca di Terracina. L'Anpi locale, l'associazione nazionale partigiani italiani, vuole commemorare alcuni di loro. In particolare, le stragi del 7 e del 19 aprile del 1944 in località San Silviano. Dove persero la vita Domenico Marzullo, Onorato Trani (Padre Biagio), Antonietta Martucci e Arturo Leccesi.

Obiettivo dell'Anpi locale è rinnovare la memoria, per chi ha ben presente quei fatti. E ricostruirla perché resti anche per chi quei fatti non li conosce. E così «portare alti i valori della lotta di liberazione che ha posto fine al nazifascismo in Italia». La strage di San Silviano, come pure l'eccidio di Borgo Montenero in cui persero la vita Francesco Benvenuti insieme a Cesare Cascarini, Dino Savelli, Giuseppe Gallo e Vittorio Vagnozzi, sono solo alcune testimonianze del sacrificio di uomini e donne alla follia della guerra. Domenica 7 aprile alle 10 in via Campolungo a San Silviano, si terrà una cerimonia e verrà deposta ai piedi della stele una corona di fiori, in ricordo di quegli avvenimenti. Saranno deposti anche dei fiori di legno colorato, realizzati da bambine e bambini, in segno di partecipazione delle giovani generazioni e di trasmissione a loro dei valori fondanti della Repubblica.