Il Comune di Sabaudia scende in campo per prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Nei giorni scorsi la Giunta municipale ha dato il via libera alla richiesta di partecipare quale partner al progetto presentato dalla Fondazione nazionale assistenti sociali.
L'opportunità arriva dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020, che prevede proprio una voce relativa a progetti per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. «Le attività di contrasto, in particolare, - si legge nel corpo della delibera - fanno riferimento al caporalato, alle agro-mafie e al lavoro grigio e sono principalmente rivolte a quelle Regioni e/o agli ambiti territoriali nei quali questi fenomeni risultano presenti o in quelli in cui sussistano rilevanti motivi per ritenerne prossima e possibile l'urgenza».
Nelle campagne pontine, come evidenziato anche da inchieste condotte dalla Procura e dal lavoro svolto dagli operatori del settore come Marco Omizzolo (che per l'attività svolta è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica), il fenomeno del caporalato è purtroppo esistente. Sabaudia ha quindi scelto di partecipare al bando insieme alla Fondazione nazionale assistenti sociali aderendo quale partner all'iniziativa. Nel dettaglio, al momento, non è dato sapere quali siano le misure che saranno adottate non essendo riportate nel corpo della delibera affissa sull'albo pretorio.
Quel che è certo è che sarà un impegno a costo zero per le casse pubbliche, in quanto - come si precisa nell'atto amministrativo - «ogni e qualsiasi spesa sarà imputata al finanziamento progettuale».