Si è riunita questa mattina presso l'aula consiliare della Provincia l'assemblea dei sindaci dell'Ato 4, chiamata a decidere su alcuni importanti aspetti del servizio idrico in particolare quello sulle tariffe. A conclusione dei lavori l'assise, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti della quasi totalità dei Comuni dell'Ambito Territoriale, ha approvato all'unanimità una delibera con la quale sono state confermate le tariffe esistenti, scongiurando così il paventato rischio di aumenti.
"L'avere confermato le tariffe con un voto all'unanimità – conferma il presidente della Provincia Carlo Medici – rappresenta un atto fondamentale a tutela degli utenti del servizio idrico del nostro territorio. Un obiettivo che va perseguito anche attraverso la riappropriazione da parte dell'assemblea dei sindaci del proprio ruolo di garante dei diritti dei cittadini e dei Comuni. L'acqua è un bene pubblico e va gestito in maniera trasparente. Ora bisogna proseguire su questa strada – aggiunge Medici – con la nomina da parte della Regione Lazio del dirigente della Segreteria Tecnico Organizzativa, organismo il cui funzionamento è fondamentale per supportare le nostre scelte. Sono convinto che sia necessario un nuovo corso nella gestione del servizio idrico e oggi, scongiurando il rischio di un aumento delle tariffe, abbiamo fatto un passo avanti".
I sindaci delle Civiche Pontine (Aprilia, Latina, Bassiano, Formia) esultano: " Per la prima volta, in data odierna, la Conferenza dei Sindaci dell'ATO 4 ha votato una deliberazione riscritta dagli stessi Sindaci e dai loro delegati al fine di impedire da un lato nuovi aumenti tariffari a carico delle utenze, dall'altro l'adozione mascherata di atti e documenti mai approvati in tale sede. Durante la stessa seduta è stato inoltre rilanciato con forza l'impegno di tutti i presenti per la pubblicizzazione della gestione del servizio idrico: in tal senso il Presidente della Provincia Carlo Medici si è impegnato a riconvocare la Conferenza entro il prossimo mese di settembre.
Finalmente si è tracciata una linea di demarcazione netta rispetto al vecchio metodo, quando i Sindaci venivano chiamati a ratificare decisioni prese in altri sedi, sempre e solo a favore del gestore Acqualatina e quasi mai considerando la qualità del servizio e le esigenze degli utenti. La proposta di deliberazione votata all'unanimità dai 23 Comuni presenti (anche questa una novità), aldilà dei colori politici rappresentati, ha letteralmente fatto a pezzi la proposta presentata venerdì scorso che era caratterizzata da una stesura incomprensibile, piena di allegati che si intendeva far approvare surrettiziamente e dove l'oggetto della deliberazione non era chiaro. La proposta votata oggi invece non comporta alcun aumento né mutamento della tariffa in vigore e conferma espressamente la deliberazione n. 17 adottata dalla Conferenza dei Sindaci in data 20/12/2016. Sono stati inoltre eliminati allegati che avrebbero riconosciuto ad Acqualatina dei costi per "eventi eccezionali" che in realtà riguardavano la crisi idrica verificatasi nell'estate 2017 nel sud pontino e nella zona dei Monti Lepini, in gran parte dovuta alla persistente dispersione idrica (oltre il 70%) che si realizza ogni anno nella rete".
Gli altri punti inseriti nella delibera sono stati stralciati e verranno esaminati a settembre nella prossima riunione dell'organismo.