Il ritorno in vita del Museo della Matematica di Priverno è adesso più vicino. Il Comune ha infatti ottenuto un finanziamento di 189mila euro dalla Regione Lazio per realizzare lo spostamento progettato nei mesi scorsi. Il progetto privernate è infatti tra i tre provenienti dalla provincia pontina, inseriti tra i 16 ritenuti meritevoli dalla Pisana (insieme ci sono i 300mila euro per il Complesso monumentale SS Annunziata di Gaeta e i 233mila euro per il museo civico "Duilio Cambellotti" a Latina). Lo scorso mese di aprile il Comune di Priverno ha approntato appunto il disegno che prevede lo spostamento di tutte le installazioni del fu Museo della Matematica dal Castello di San Martino (dove è stato chiuso da circa un decennio tra affidamenti revocati e quanto altro) al redivivo Palazzo San Giorgio, tornato usufruibile al pubblico, dopo decenni di oblio, nella scorsa primavera in occasione delle giornate FAI.
Lo spostamento rientra nel più ampio piano di riordino logistico degli spazi comunali con annesso contenimento delle spese. Il Castello di San Martino, sede che per anni ha fatto la fortuna del Museo della Matematica, è in corso di affidamento a privato e comunque resta lontano dalle altre installazioni museali privernati. Il progetto completo, approvato come detto con apposita delibera di giunta, prevede una spesa complessiva di 236mila euro che dovrà quindi o essere rivista o compensata attraverso un contributo dello stesso Comune. Fatto sta che il progetto prevede di riportare in uso il prestigioso edificio e l'apprezzato allestimento museale meta di migliaia di studenti provenienti da tutta Italia per anni.
Il sindaco Bilancia, sui social ha così commentato il risultato: «Un altro importante tassello al suo posto. Una restituzione importante alla nostra Comunità. Grazie alla Regione Lazio e a tutti quelli che ogni giorno lavorano per portare la cultura tra le persone».
Nelle intenzioni indicate dall'Amministrazione in quel documento, il Museo della Matematica può diventare motore e centro di propulsione culturale promuovendo e indirizzando un'intesa attività da risvolti positivi sulla comunità, organizzando incontri culturali corrispondendo ad istanze di tipo didattico e di animazione culturale in collaborazione con altre realtà universitarie e di cultura, stimolando le economie locali e ponendosi come punto di riferimento nel territorio per lo sviluppo culturale.