i finisce nelle aule di tribunale, ancora una volta dopo il dissesto, per i conti del Comune di San Felice Circeo. Stavolta per un ricorso al Tar presentato dai consiglieri di minoranza Eugenio Saputo ed Egidio Calisi, che hanno chiesto ai giudici l'annullamento della delibera con cui il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto relativo al 2018.
In questi giorni è arrivata la delibera con cui la Giunta ha deciso di costituirsi in giudizio. Sindaco e assessori hanno deciso di dare incarico all'avvocato Modestino D'Aquino per resistere al ricorso presentato dai due consiglieri di minoranza. I due consiglieri di minoranza lamentano di non aver potuto esercitare i poteri propri della carica da loro ricoperta a causa della mancata consegna nei termini previsti da legge di alcuni atti fondamentali. In particolare la relazione dell'organo di revisione. L'attenzione è focalizzata sulle date. L'organo di revisione - ricostruiscono tramite il proprio legale i due consiglieri - redige il parere il 19 aprile per poi depositarlo in Comune il 20 del mese. Sabato santo. Per cui - affermano - gli atti sono stati messi effettivamente a disposizione dal 22 aprile. L'assise, in seconda convocazione, si è riunita il 29 dello stesso mese.
Il regolamento di contabilità dell'Ente, all'articolo 23 comma 3, recita: «la proposta di deliberazione consigliare di approvazione del rendiconto unitamente allo schema di rendiconto, alla relazione della Giunta Comunale, alla relazione dell'organo di revisione e dagli altri allegati previsti dalla legge è messa a disposizione dei Consiglieri comunali almeno venti giorni prima della sessione consigliare in cui viene esaminato il rendiconto». Ed è su questo punto che Saputo e Calisi basano principalmente il ricorso con cui chiedono l'annullamento degli atti. Al Tar è stata fatta istanza di sospensiva ipotizzando un danno «grave e irreparabile». Ora a decidere saranno i giudici amministrativi.
Il fatto
In Tribunale per il bilancio, il Comune si costituisce al Tar
San Felice Circeo - Il ricorso è stato promosso dai consiglieri di minoranza Saputo e Calisi