Tempo di conti per il Comune di San Felice Circeo per quanto riguarda la tassa di soggiorno, di recente oggetto di polemiche da parte del gruppo locale della Lega. Ieri, sul sito del Comune, è stato pubblicato un nuovo atto di accertamento per circa quattromila euro. Pertanto gli incassi – una delle contestazioni mosse erano proprio le minori entrate rispetto alle previsioni – si attestano a 47.729 euro. In fase di redazione del bilancio di previsione, erano stati stimati incassi per cinquantamila euro. All'appello, pertanto, ne mancano circa duemila.
Soldi, questi, che potrebbero arrivare (con tutti gli interessi del caso e applicazione delle sanzioni) dai pagamenti che non sono stati effettuati dai titolari delle attività ricettive. Un bacino d'utenza tutt'altro che irrilevante visto che, parlando di circa 50 euro a multa, si è arrivati già a quasi mille euro.
Stanare coloro che non pagano la tassa di soggiorno, per il Comune, è un'operazione piuttosto semplice. L'Ente opera infatti attraverso dei controlli incrociati con i registri delle presenze e anche con i dati dei siti web che si occupano della gestione delle prenotazioni. In più di qualche caso, sono già state trovate delle incongruenze, con delle presenze "fantasma". Ossia prenotazioni per le quali non è stata pagata al Comune la tassa di soggiorno.
Un fenomeno che non riguarda solamente gli alberghi o i bed and breakfast, ma pure le case vacanza. Ad oggi, sono 111 gli immobili a regime che sono dichiarati e che hanno versato l'imposta. Per quanto riguarda 60 strutture, invece, l'Ente ha già avviato accertamenti. Sotto la lente, anche altri immobili che risultano presenti sul territorio (un'ottantina), rispetto alle cui posizioni gli uffici comunali stanno svolgendo gli approfondimenti del caso.