È stato un pomeriggio all'insegna della "Bellezza" quello di sabato, a Priverno. È qui che si sono riuniti oltre 30 amministratori da tutta Italia per fare partire un appello per un disegno di legge nazionale sulla bellezza. Una bellezza non solo estetica, ma anche e soprattutto dell'animo. Un concetto che, come ha spiegato il consigliere provinciale Rita Palombi, parte da un sentimento di una collettività verso il territorio. Il prendersi cura del nostro paese nasce dalla consapevolezza della conoscenza.
In questa ottica, uno dei punti da prevedere nella legge sulla bellezza è un percorso formativo rivolto a tutti i bambini e ragazzi, partendo dall'infanzia e per tutto il ciclo scolastico dell'obbligo. Tale percorso formativo dovrebbe prevedere lo studio dei territori in cui si vive, dal punto di vista culturale, storico e ambientale con l'obiettivo di promuovere un'approfondita conoscenza delle identità e delle bellezze dei territori di appartenenza. L'appello per una legge nazionale sulla bellezza nel Bel Paese nasce sulla spinta di esperienze pregresse in merito da parte di alcune Regioni italiane e di Legambiente, dalla discussione suscitata dal libro "Briciole di bellezza.
Dialoghi di speranza per il futuro del Bel Paese" del filosofo Filippo Cannizzo nell'ultimo anno e dal rilevante interesse rispetto alle tematiche della bellezza presente nel nostro paese. In tal senso, un gruppo di ricercatori, giuristi, insegnanti, architetti, con il sostegno di associazioni ambientaliste e di istituzioni locali, hanno dato vita a un comitato promotore per una legge nazionale sulla bellezza.