«Questi numeri dicono che molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare». Così il nuovo comandante della polizia locale Alessandro Leone ieri mattina ha esordito nel corso della relazione fatta nell'aula del Consiglio comunale per le celebrazioni di San Sebastiano, protettore dei vigili urbani. È toccato a lui, subentrato da poco a Michele Orlando, andato in aspettativa, offrire una panoramica del lavoro svolto nel corso del 2019 dal Corpo dei vigili urbani. Sequestri, verbali, controlli in strada, sulle spiagge, rilevazione di incidenti, attività di polizia giudiziaria, commercio e altro. Tantissimo lavoro, personale sempre poco. Ma questo è un tasto che il neo comandante non ha voluto toccare.
Ad aprire i lavori, il benvenuto del sindaco facente funzioni Roberta Tintari che ha parlato della polizia locale come di personale «sempre puntuale e attento», menzionando anche «la nostra cara protezione civile», i nonni vigili «presenza discreta e attenta», la Croce Rossa e tutto il mondo del volontariato. È seguito il saluto del presidente del Consiglio comunale Gianfranco Sciscione e poi un breve intervento del deputato europeo Nicola Procaccini. Poi la parola a Leone: «Il nostro compito è delicato, forse non sempre ben visto, ma la polizia locale si prende cura della città» ha detto. «I numeri servono per dire che molto è stato fatto, ma molto resta da fare» ha tagliato corto, riconoscendo il grande lavoro dei suoi uomini. E annunciando una stretta a breve su mancate coperture assicurative Rc auto e revisioni». Il passaggio non è passato inosservato. Secondo Leone, sebbene apparentemente esigui, i numeri sono invece «preoccupanti» perché «derivanti da normali controlli su strada e su incidenti stradali, casi, dunque, limitati». Troppi, insomma, in proporzione. «Sarà mio compito al più presto attivare il lettore di targa» ha aggiunto, «strumento che già abbiamo a disposizione ma mai entrato in funzione e che ha una funzione repressiva ma soprattutto preventiva». Stretta anche sull'uso dei cellulari alla guida, che saranno fermati con «pattuglie civetta in borghese».
Ad ogni modo i numeri parlano di una polizia locale che lavora a testa bassa su strada e negli uffici nonostante l'organico ridotto. E che anche nel 2019, a causa del maltempo soprattutto, si è trovato a gestire insieme alle altre forze di polizia, presenti con i più alti rappresentanti ieri alle celebrazioni, momenti assai difficili. Qualche numero: 10.000 gli operatori itineranti verificati dalla polizia commerciale; oltre 1.300 gli ambulanti controllati. Circa 1.200 gli atti assegnati alla polizia giudiziaria, 11.000 i punti patente decurtati. E poi ci sono i numeri del tutor per la violazione del codice della strada. A fronte di circa 90 mila verbali elevati nel 2019, sono stati incassati 2,7 milioni di euro e si attende di riscuotere ulteriori 11 milioni di euro.