Importante conferenza stampa questa mattina sul futuro della Terracina storica e archeologica. In una affollatissima sala di rappresentanza del Comune, sono stati annunciati gli imminenti lavori di scavo per il recupero e la funzionalizzazione dell'antico teatro romano, che sorge nella parte antica della città in quello che viene definito il Foro emiliano, da due millenni cuore della vita politica, civile e religiosa di Terracina. Il sindaco facente funzioni Roberta Tintari, insieme all'assessore alla Cultura Barbara Cerilli e all'eurodeputato Nicola Procaccini, tra i protagonisti, da sindaco, dei tentativi di recepimento dei fondi dal Mibact per il recupero, hanno ieri accolto la dottoressa Paola Refice, direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, e il funzionario di zona, l'archeologo Francesco Di Mario.

Moltissime le novità annunciate dalla Soprintendenza. Intanto l'imminente apertura del cantiere per i lavori di scavo e recupero del teatro romano, per i quali in tutto sono stati stanziati oltre 3 milioni di euro. Poi, sono previsti importanti lavori di valorizzazione del Capitolium, oltre agli iter già in corso per la messa in sicurezza e il consolidamento della Chiesa del Purgatorio (800 mila euro) e della Chiesa dell'Annunzata (500 mila euro). La Soprintendenza ha deciso, insomma, di fare un investimento massiccio sulla città di Terracina e ha, per questo, pubblicamente l'aiuto e il sostegno logistico concreto del Comune in tutte le fasi. Aiuto garantito "costi quel che costi", ha detto il sindaco Roberta Tintari, cui ha fatto eco anche il direttore scientifico del polo museale della città, Ilaria Bruni. Niente sarà come prima, è convinzione unanime, dopo questa serie di interventi. Procaccini, durante il suo intervento, ha definito questo "uno dei giorni più belli della mia vita".