Non esistono morti civili di serie A o di serie B. Soprattutto non esistono colori politici, quando si tratta di ricordare vittime di eccidi, caduti con la sola colpa di essere di intralcio sul cammino di quelli che la storia ha decretato come vincitori. Eppure, malgrado il giorno del ricordo per i martiri delle foibe sia stato istituito oltre 20 anni fa, alla manifestazione organizzata ieri ad Aprilia dalla Comunità Aprilia Giovani di Edoardo Baldo, dall'assicurazione La Lestra e dal Comitato 10 febbraio in occasione del Giorno del ricordo, mancava il gonfalone del Comune di Aprilia, perché l'amministrazione pur invitata ha preferito non partecipare. Nessun amministratore neanche tra i consiglieri di centrodestra, era presente ieri pomeriggio presso l'area verde tra via Toscanini e via Bulgaria, dove le tre associazioni e alcuni cittadini hanno deposto un mazzo di fiori e osservato un minuto di silenzio per ricordare gli italiani uccisi nelle foibe, ma anche il calvario dei profughi istriani e giuliano dalmati. Una cerimonia alla quale invece ha preso parte il Comune di Bassiano, con la presenza del gonfalone scortato dalla Polizia Locale al seguito del consigliere Giuseppe Fonisto della civica Grande Bassiano. Non risultano al momento appuntamenti istituzionali organizzati dal l'amministrazione Terra, ma pur considerando l'assenza una occasione persa il presidente della comunità Aprilia Giovani Edoardo Baldo, piuttosto che rinfocolare la polemica sperala in una maggiore attenzione nel prossimo futuro. «Sono quasi vent'anni che organizzo eventi per ricordare questa dolorosa pagina di storia - spiega Baldo - da un paio di anni con La Lestra e con il Comitato 10 febbraio. Abbiamo come sempre inviato tutti, perché i morti non hanno colore politico, né esistono eccidi di serie A e di serie B, sebbene ancora qualcuno consideri il 10 febbraio una commemorazione fascista. Si tratta invece di ricordare gli orrori del passato per fare in modo che non si ripetano. Confidiamo che l'amministrazione sia presente il 9 ottobre, in occasione della cerimonia per il martirio di Norma Cossetto a cento anni dalla nascita e sarebbe bello se entro quella data venisse accolta dalla commissione toponomastica la richiesta protocollata oltre un anno fa, per intitolare questa area verde oggi senza nome ai martiri delle foibe. Per ora non abbiamo avuto ancora alcun riscontro, anche perché non risulta che la commissione si sia ancora riunita».
Il fatto
Foibe, il Comune diserta la cerimonia
Aprilia - Nessun amministratore neanche tra i consiglieri di centrodestra, era presente ieri pomeriggio presso l'area verde tra via Toscanini e via Bulgaria