Una eccellenza tutta pontina quella della Tecnocar di Latina Scalo. Un'azienda che dà lavoro a 45 persone e che è tra i leader del settore degli allestimenti per veicoli industriali. Proprio da qui è voluto partire il deputato europeo della Lega Matteo Adinolfi per un suo personale tour tra le maggiori realtà della piccola e media impresa della provincia.
Ad accogliere Adinolfi e i giornalisti in una visita all'interno della struttura è l'amministratore della Tecnocar Paolo Valletta e il socio Franco Coriddi. «Dagli anni 80 lavoriamo in questo settore - spiega Valletta - Attualmente produciamo direttamente nello stabilimento e vendiamo i nostri prodotti e il nostro know how ad altri operatori». Il dialogo con Adinolfi è importante perché, spiega Valletta, «in un mercato come quello odierno, sempre più legato alle direttive europee e aggredito dalla forte concorrenza dei prodotti extra Ue è indispensabile che le aziende del territorio si rapportino con i rappresentanti locali eletti nelle istituzioni».
L'eurodeputato Matteo Adinolfi ha puntato molto sul tema delle piccole e medie imprese. "Anche su nostro Territorio le Pmi sono la spina dorsale della nostra economia: come emerge dall'ultima rivelazione nel III trimestre 2019 della Camera di Commercio Pontina. Da quanto emerge nello studio le imprese registrate presso le Camere di Commercio del Lazio sono passate a 661.794 unità nel periodo preso in esame, mostrando un tasso di crescita complessivo regionale dello 0,35%, in vantaggio rispetto al dato nazionale che è dello 0,23%. A livello provinciale i dati vedono Rieti in prima posizione con un +0,46%, segue Roma (+0,38%), poi Frosinone (+0,26) e Latina (+0,25%), infine Viterbo con +0,08%.Anche in merito alla geografia delle imprese artigiane nel trimestre appena concluso la regione Lazio vede un incremento con un tasso di crescita dello 0,45% contro lo 0,1% nazionale. Poi proprio per quel che riguarda il settore dell'autotrasporto nelle scorse settimane ho presentato insieme agli altri Colleghi del gruppo Identità e democrazia un'interrogazione alla Commissione sul divieto di transito imposto a partire dal 1 gennaio 2020 dall'Austria al valico del Brennero per alcune categorie merceologiche e per i tir di classe Euro 6, se non immatricolati dopo il 31 agosto 2018. Di fatto un danno calcolato approssimativamente intorno ai 30 miliardi di euro su 200 miliardi di volume di import/export tra Italia e Germania perché strozza di fatto quella che è l'arteria principale dell'interscambio commerciale tra due delle maggiori economie del continente. Il Brennero da qui in provincia di Latina potrebbe sembrare un luogo lontano dal nostro territorio, ma anche qui da noi si registra la presenza di numerose micro e piccole imprese dell'autotrasporto, che rischiano di essere stritolate dalla concorrenza sleale dei colleghi tirolesi, favorita dai divieti austriaci, che si somma alla concorrenza sleale e al dumping sui costi da parte delle imprese dell'Est europeo. Infine se consideriamo che nell'ultimo anno il Lazio si è dimostrata la prima regione nel Paese per contributo alla crescita dell'export nazionale, con un più 26,9%, tanto che nel primo semestre dell'anno la nostra regione ha esportato merci per 13,9 miliardi di euro, circa 3 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2018 con le province di Latina (+56,8%) e Frosinone (+27,3%); abbiamo il quadro di quanto questa scellerata imposizione unilaterale da parte dell'Austria danneggi la nostra economia nazionale, regionale e quella dei nostri territori"