Un documento regolarmente protocollato in Comune, con una proroga della proroga (scusate il gioco di parole) della concessione per le palestre A e B del Palazzetto dello Sport scritta a penna, sottoscritta dal dirigente e contro-firmata dai referenti degli assegnatari.
È questo quanto accade a Nettuno, con la situazione che è stata resa nota attraverso i social network dal consigliere comunale d'opposizione Daniele Mancini, che ha pubblicato i documenti ottenuti con un accesso agli atti e ha sottolineato molti dubbi sulle proroghe in questione, ufficializzate a penna, che peraltro sarebbero anche scadute: una, quella relativa alla palestra A, è terminata in data il 31 dicembre scorso, mentre l'altra, quella inerente alla palestra B, è scaduta il 31 gennaio.
«Giovedì scorso abbiamo pubblicato le ‘note' segrete delle proroghe segrete, mai pubblicate da nessuna parte, dell'affidamento di un bene pubblico: il Palazzetto dello Sport - ha spiegato Mancini insieme alla collega di minoranza, Simona Sanetti -. Le abbiamo ottenute solo attraverso uno specifico accesso agli atti. Abbiamo affermato in Consiglio più volte che non ci interessa ‘chi', ma ‘come' viene gestito il patrimonio pubblico. E la Giunta comunale cita questi ‘atti' addirittura nella sua delibera di indirizzo, recependoli come legittimi».
In effetti, nei giorni scorsi, con una apposita delibera la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per affidare la gestione e la custodia delle palestre A e B del Palasport, evidenziando nelle premesse proprio l'esistenza delle due proroghe in questione con il relativo numero di protocollo.
«In nessun Comune d'Italia si è mai vista una cosa del genere, queste cose accadono solo a Nettuno: facciamo giurisprudenza - aggiungono Mancini e Sanetti -. In tutto questo, il dato più preoccupante è il silenzio dei consiglieri comunali e dei partiti che rappresentano».
Una situazione molto particolare, dunque, su cui si dovrà fare chiarezza. Nel frattempo, però, come detto, la Giunta di centrodestra va avanti: nella delibera di indirizzo al dirigente dell'area tecnica, infatti, si chiede che si proceda con l'affidamento in concessione delle palestre di Santa Barbara, escludendo il parco e le pertinenze del Palazzetto. Per scegliere i futuri affidatari, si dovrà tener conto dell'esperienza nel settore, del radicamento sul territorio, dell'affidabilità economica, della qualificazione professionale degli operatori utilizzati, della compatibilità dell'attività sportiva esercitata con quella praticabile negli impianti e della capacità organizzativa di attività a favore di giovani, diversamente abili e anziani.