La richiesta avanzata da Confcommercio di modificare l'orario invernale degli accessi nella Ztl era arrivata in Comune l'11 ottobre 2019: se i varchi si chiudono alle 9 i negozi, che aprono anche loro alle 9, come fanno a ricevere i corrieri che li riforniscono? Giusta domanda. L'amministrazione aveva provveduto celermente a rispondere: il 18 ottobre era stata emanata l'ordinanza che modifica l'orario di accesso nel periodo invernale uniformandolo a quello estivo: i varchi si chiudono alle 9.30, con soddisfazione di tutti.

Ma il problema dell'accesso di fornitori è rimasto quello di sempre, perché la cartellonistica non era stata modificata e i corrieri avevano continuato a leggere sulle tabelle che l'orario era rimasto invariato. E malgrado le rassicurazioni dei commercianti, gli autisti di camion e furgoni si sono guardati bene dal rischiare una multa che sarebbe stato comunque complicato far annullare. Da ottobre 2019, a forza di sollecitazioni, il Comune è riuscito a fare in modo, a febbraio 2020, che qualcuno di buona volontà e con una buona dose di creatività si dedicasse a modificare, con nastro isolante bianco e pennarello, uno zero con un 3, cartello per cartello.

Chi la dura la vince, dice qualche commerciante, ma qualcun altro aggiunge che non bisogna mai cantare vittoria. E infatti anche ieri mattina qualche corriere si è rifiutato di fare le consegne, perché malgrado la cartellonistica annunci finalmente che il limite di accesso alla Ztl comincia alle 9.30, il cartello luminoso continuava ad annunciare, dalle 9 in punto, che il varco è attivo.

A chi dar retta? E se la segnalazione luminosa dice «varco attivo» è probabile che i veicoli in ingresso vengano fotografati e dunque multati. Meglio non rischiare. Cosa è successo? Che chi doveva spingere un paio di tasti su un computer per modificare la tempistica sui led luminosi non lo ha ancora fatto. E' da ottobre 2019 che qualcuno dimentica di farlo. Ed è da allora che chi può e deve, dimentica di richiamare quel qualcuno.