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Si laurea a Milano tramite mail: la vittoria di Maira ai tempi del Coronavirus

La giovane Maira Pacini di Sermoneta, attualmente in autoisolamento a Milano, è diventata dottoressa in management pubblico dall'Università di Milano

Maira Pacini. Foto fatta con l'autoscatto, nel residence studentesco di Milano in cui vive

Maira Pacini. Foto fatta con l'autoscatto, nel residence studentesco di Milano in cui vive

È stata dichiarata ufficialmente dottoressa... via e-mail. È la storia, felice ma particolare, di Maira Pacini, 23enne di Sermoneta e attualmente a Milano, che nei giorni scorsi si è laureata in management pubblico dall'Università di Milano, con una tesi sulla gestione della prevenzione e della cura dei disagi mentali. Purtroppo, per la giovane non ci sono state né discussione né cerimonia, ma una formale comunicazione scritta per evitare ogni tipo di assembramento o spostamento. Eppure, per quanto particolare, quello di Maria è un grande obiettivo raggiunto e tutta la città festeggia con lei l'importante traguardo. «Non sono tra quelli che, la sera dell'annuncio del lockdown, hanno preso il treno e sono tornati a casa – spiega Maira – ma sono rimasta a Milano, chiusa in casa. Mi avrebbe fatto piacere tornare a Sermoneta, ma non potevo farlo: la mia generazione ha la consapevolezza che solo restando a casa possiamo superare questa difficoltà. A Milano è tutto chiuso, tutti i giorni alle 18 facciamo il flash mob dai balconi. La nostra generazione vive di ansia, ma sappiamo adattarci a ogni cosa. Ai miei concittadini dico: state a casa, non per paura ma per migliorare la situazione. La paura non aiuta, l'autoconsapevolezza sì. E ai ragazzi della mia età, studenti che stanno vivendo questi disagi, non posso che rassicurarli: andrà tutto bene, tutti gli sforzi che stiamo facendo ci torneranno indietro».
«A nome della comunità di Sermoneta mi congratulo con Maira – spiega il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli –: nonostante il periodo di difficoltà e di emergenza ha portato a termine il percorso di studi e, con grande maturità, ha rispettato le regole per il bene suo e della sua famiglia. Un esempio per tutti i suoi coetanei e concittadini, a cui continuo a ripetere: stiamo a casa, la battaglia contro il coronavirus la vinceremo solo se rispettiamo le regole».

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