Il Governo la chiama "fase 2" e sarà quella della convivenza con il virus. La fase più delicata, dove un minimo errore può portare di nuovo all'incubo del lockdown. Quando inizierà non è ancora chiaro, probabilmente bisognerà attendere maggio. Ad ogni modo quel che già adesso possiamo immaginare è che la vita come la conoscevamo prima dell'emergenza Covid 19 non esisterà più, almeno fino a quando non si troverà una cura o un vaccino. E' una triste realtà ma bisogna abituarsi. Dunque, sarà probabilmente obbligatorio utilizzare guanti e mascherine anche sul posto di lavoro, in qualsiasi spostamento o quando si va in un locale aperto al pubblico.

Aziende e uffici
Uffici, pubblici e privati, e aziende dovranno garantire per legge il rispetto della distanza di un metro tra le scrivanie. In caso ciò non sia possibile, bisognerà usare lo smart working, che diventerà sempre più parte integrante della nostra vita. Tra il 14 e il 18 aprile il Governo conta di ridare agibilità ad alcune aziende, mantenendo invece le limitazioni agli spostamenti per le persone. Le misure di contenimento generale non saranno allentate prima del 1 maggio, per evidenti motivi di opportunità legata agli assembramenti, anche all'aperto, che possono verificarsi tra il 25 aprile e il 1 maggio.

I negozi e i centri commerciali
Per i negozi qualche spiraglio potrebbe arrivare tra fine aprile e inizio maggio. Le regole saranno le stesse attualmente applicate per i supermercati, le farmacie e gli altri esercizi commerciali ora in attività: entrate scaglionate dei clienti con numeri che variano a seconda della metratura dei locali e all'interno distanza di almeno un metro tra le persone. Per i centri commerciali e gli outlet, invece, la riapertura al momento è difficile immaginarla. Il governo li ha inserito in fondo alla lista delle aperture. Quelle a data da destinarsi con stadi, teatri, cinema e arene per concerti.

Bar e ristoranti. E stabilimenti balneari
I locali pubblici dove è più facile avere assembramento di persone non riapriranno, secondo le previsioni delle bozze che circolano sul tavolo del Governo, prima di metà maggio. Ed è la previsione più ottimistica. E quando sarà dato il via libera, sarà necessario il rispetto di alcune prescrizioni. Oltre alle mascherine obbligatorie per il personale, i ristoranti dovranno ad esempio far rispettare una distanza di due metri tra i tavoli e distanziare le medesime persone. Si sta anche pensando ad una norma anti-banchetti: cioè massimo 4 persone per tavolo. Le regole che saranno stabilite avranno valenza anche per l'esterno. Nei bar la prima regola riguarderà i banconi ai quali ci si potrà avvicinare mantenendo la distanza di un metro sia dai gestori, sia tra i clienti. I gestori dovranno adeguare i locali. Regole simile potrebbero essere adottate anche per gli stabilimenti balneari, anche se non è chiara la data in cui sarà permesso avviare la stagione.

Stadi, concerti, teatri e cinema
Senza alcun dubbio saranno gli ultimi a riaprire. Per loro la data prevista nelle bozze del Governo è in bianco. Trattandosi di luoghi ad alto affollamento bisognerà valutare delle misure particolarmente stringenti, senza escludere la proroga della chiusura. All'interno sarà necessario rispettare le prescrizioni di distanza tra le persone ma ciò che preoccupa sono le file per l'accesso.

Trasporti pubblici
Sui bus e sulle metropolitane andrà mantenuta la distanza di sicurezza e per farla rispettare si pensa a reintrodurre la figura del controllore a bordo dei mezzi.