Anticipare il progetto della zona pub come zona a traffico limitato ed estenderla all'intera durata della fase 2. E poi ancora ampliamento dell'occupazione del suolo pubblico per i locali. Sono alcuni dei punti su cui stanno ragionando in questi giorni i gestori dei locali della cosiddetta zona pub di Latina e che saranno esposti all'amministrazione comunale alla prima occasione di confronto.
I proprietari dei locali, in questi giorni, sono alle prese con le pratiche per ottenere gli aiuti messi a disposizione da Governo e Regione Lazio. Prestiti garantiti che per molti sono una boccata d'ossigeno. Ma allo stesso tempo si tiene d'occhio il percorso che porterà alla riapertura. Ufficiosamente la data in cui i locali potrebbero essere aperti al pubblico sarà quella del 18 maggio. Ma da qui ad allora i gestori sperano di avere delle indicazioni chiare su quali saranno le norme e le prescrizioni da rispettare per poter riaprire. Andrea Fanti, gestore di due locali (un pub-ristorante e un bar) in centro a Latina spiega che «al momento ci regoliamo sulla necessità del distanziamento sociale e sull'uso dei dispositivi di protezione individuale. Ma attendiamo indicazioni precise anche per il resto». Di sicuro, però, all'interno dei locali bisognerà evitare contingentamenti: questa sarà una norma prevista in tutto il Lazio ed è stata già illustrata alle associazioni di categoria. «Per questo nella zona dei pub è necessario prevedere un ampliamento per l'occupazione del suolo pubblico. Deve essere data la possibilità agli operatori di mettere all'esterno i tavoli e garantire un distanziamento corretto».