Sarà capitato anche a voi in queste settimane di fermarvi a pensare come il rispetto della distanza sociale non sia proprio una cosa semplice, nella vita di tutti i giorni. Uscendo di casa per andare a lavoro, prendere un mezzo pubblico o andare al supermercato a fare la spesa, anche in una fase in cui era difficile trovare tante persone in giro contemporaneamente, evitare contatti "ravvicinati" è stato alquanto difficile. Questo fa capire come la fase, lunga e piena di incognite della convivenza col Covid 19, sarà molto complicata.
Farmacie
In questi giorni ho provato a girare per negozi e attività che sono in questo momento aperte sul territorio per comprendere quale sia la situazione e sperimentare in prima persona il concetto di "rispetto del distanziamento sociale". Tra i posti più frequentati in questi mesi ci sono sicuramente i supermercati e le farmacie. In queste ultime è più facile capire come sarà la vita nei negozi nei prossimi mesi. Tutte le farmacie, da sempre, sono dotate dei numeretti taglia fila. Ma a seconda della dimensione delle stesse, oggi, c'è una diversa politica di ingresso scaglionato. Difficile però che venga consentita l'entrata contemporanea a più di due persone alla volta. Pochissime hanno ingresso e uscita differenziate. E' pertanto inevitabile che il cliente che entra e quello che esce, si incrocino.
Supermercati
Discorso ovviamente a parte per i supermercati. La grandezza di queste strutture consente lo stazionamento interno di più persone, anche se all'ingresso, per decisione delle autorità regionali e nazionali, si entra uno alla volta. All'interno, in contemporanea, è facile però trovare almeno 20 o 30 persone, tra clienti e dipendenti. Il supermercato può essere grande quanto si vuole ma a partire dal reparto frutta, sarà praticamente impossibile, muovendosi, non entrare in contatto ravvicinato con altri clienti o con i dipendenti che stanno sistemando la merce sugli scaffali. Ho provato a farlo in più di un supermercato, ossia a muovermi distanziandomi dagli altri. E' praticamente impossibile salvo dare l'impressione di voler scappare non appena qualcuno fa un passo verso la vostra posizione. Il metro di distanza è praticamente impossibile da mantenere mentre ci si muove. Discorso diverso all'esterno della struttura, dove le file sono incredibilmente regolari con distanze rispettate. Certo tra qualche giorno, quando le temperature saliranno, quelle file di gente sotto al sole che picchia saranno un problema da affrontare.
I negozi
L'esperimento in questi giorni è stato possibile solo all'interno dei negozi che vendono abbigliamento per bambini, riaperti alcuni giorni fa dal Governo Conte. E' però possibile già avere un'idea di quale sarà la situazione in tutti gli altri quando sarà data loro la possibilità di aprire i battenti. La maggioranza delle boutique per bambini sono di piccola metratura, diciamo non superiore ai 20-30mq. Una proprietaria spiega che "ci permettono di stare massimo in due all'interno e di ricevere un cliente alla volta". Ma subito aggiunge: "Se arriva una mamma con uno o due figli piccoli al seguito, che faccio? Li lascio fuori?". Ovviamente no, e li fa entrare. Così nel locale ci stanno più persone del consentito. Ed è un attimo. Secondo alcuni negozianti bisognerà andare da soli nei negozi se si vuole acquistare qualcosa. Già due amiche, ad esempio, in molti esercizi commerciali rischiano di essere troppe contando anche proprietari e commesse. Ovvio che le associazioni di categoria vorrebbero evitare una situazione di questo genere e per questo si attendono le linee guida che dovrebbero arrivare dalla Regione Lazio. Dove però hanno messo in chiaro che il distanziamento sociale sarà il faro da seguire. Nelle grandi catene commerciali forse sarà consentito l'ingresso a 2 o 3 clienti alla volta. Ma è ancora tutto in fase di discussione. Lì, comunque, la distanza sociale, muovendosi all'interno, dovrebbe essere garantita.
Le librerie
Sono state la prova generale delle regole di distanziamento che dovrebbero valere per tutti gli esercizi commerciali del Lazio: a) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; b) per locali di dimensioni superiori, l'accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita e disponendo eventuale segnaletica a terra per garantire il distanziamento interpersonale. Nelle librerie le regole hanno funzionato abbastanza bene anche se, chi ha provato ad affacciarsi alla Feltrinelli, ha ben presente il fatto che sia molto complicato, muovendosi, non incrociare altri clienti o i dipendenti. Diciamo che anche in questo caso vince il buonsenso delle persone.