Una proroga fino al 31 luglio per l'acquisto della sede dell'ex Banca d'Italia. Il Comune di Latina avrà tempo fino a quella data per presentare l'offerta per acquisire l'immobile. E' quanto emerge dalla risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Emilio Ranieri al consigliere regionale e senatore di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini in merito al destino di questa struttura. "Ringrazio l'Assessore Ranieri per avere risposto alla mia interrogazione circa il futuro dell'ex Banca d'Italia di Piazza della Libertà- afferma il senatore Nicola Calandrini in una nota -  Sono parzialmente soddisfatto del contenuto della risposta, secondo cui il Comune di Latina ha presentato una manifestazione di interesse e per altro risulta essere l'unico ad averlo fatto. Trovo positivo inoltre che la Banca d'Italia abbia concesso al Comune di Latina una proroga fino al 31 luglio 2020 per presentare la proposta di acquisto irrevocabile.

Per il parlamentare la linea da seguire è corretta. "Concordo anche sui possibili usi che ha elencato l'assessore nella sua risposta alla mia interrogazione, ipotizzando di destinare la Banca d'Italia per fini culturali e di istruzione (universitaria, archivistica e bibliotecaria). Adesso però non bisogna perdere tempo: è necessario reperire i fondi necessari per formulare l'offerta di acquisto. L'assessore mi ha rappresentato le difficoltà dell'ente nel procedere in tal senso a causa della necessità di rispettare gli equilibri di bilancio, motivo per cui il Comune sta interloquendo con altri enti pubblici. Apprezzo l'iniziativa di coinvolgere l'Archivio di Stato, ma mi permetto di suggerire all'assessore che questa non è la sola strada percorribile.
Il "DL Fiscale" di ottobre 2019 infatti ha eliminato i precedenti vincoli esistenti in caso di acquisto di un immobile da parte di un ente pubblico. Dal 2020 infatti non c'è più per l'ente pubblico l'obbligo di dimostrare l'indispensabilità e l'indilazionabilità dell'acquisto né di dimostrare la congruità del prezzo.

Con il DL Cura Italia inoltre i comuni hanno maggiori spazi finanziari dovuti al differimento dei pagamenti delle quote capitale e delle quote interesse dei mutui. Adesso serve solo la determinazione nel non lasciarsi sfuggire questa opportunità, trovando la soluzione migliore. Il comune di Frosinone ad esempio è riuscito ad aggiudicarsi l'immobile che era sede della Banca d'Italia evitando il bando e concordando con Via Nazionale la formula "rent to buy" per 9 anni, cosa che ha permesso all'amministrazione locale di aggirare l'ostacolo rappresentato dall'impossibilità di effettuare mutui. Auspico che l'amministrazione di Latina non lasci scadere i termini e possa presentare una proposta che permetta al Comune di entrare in possesso di uno degli edifici storici più importanti per la città".