Castelforte, la polemica
26.11.2025 - 11:00
Tiene banco a Castelforte la questione relativa alla cancellazione della mezz’ora gratuita nei parcheggi del centro, con una diatriba sorta tra l’Amministrazione e il PD. A quest’ultimo partito non è piaciuta la replica del Governo, che avrebbe deciso la revoca dopo un confronto con i commercianti del centro, che per i dem non sarebbe avvenuto. Contestata anche la questione abusi dei parcheggi perché non c’è personale stabile addetto ai controlli. "Cancellare un servizio utile- hanno affermato i consiglieri Giancarlo Cardillo e Giuseppe Rosato e il segretario Ferdinando Orlandi- perché qualcuno non rispetta le regole non è una scelta efficiente: è una rinuncia. Altri Comuni gestiscono situazioni identiche con strumenti semplici: controlli mirati, tecnologie minime, fasce orarie regolamentate. Il punto non sono i 50 centesimi in più ma il fatto che ogni ostacolo, anche minimo, alla sosta veloce, scoraggia quella vitalità quotidiana — le piccole commissioni, gli acquisti al volo, la visita rapida — che tiene vivo il centro. Quando quei movimenti si spostano altrove, il commercio ne risente. Non perché una persona non voglia spendere mezzo euro, ma perché viene meno l’immediatezza, la praticità, la spontanea abitudine di passare in centro". I tre esponenti del PD respingono anche l’accusa di “populismo”, ribadendo che se chiedere confronto, coerenza e soluzioni eque per tutto il territorio significa fare populismo, allora forse si è perso il senso delle parole. La replica del PD riguarda anche la necessità di mettere ordine nel centro storico. “Abbiamo dei dubbi- continuano i tre dem- perchè ci sono aree ad alto traffico dove la sosta selvaggia è ormai normalizzata, dove auto vengono lasciate senza alcun rispetto della segnaletica e dove i controlli sembrano molto più “elastici”. Possibile che proprio lì non si ritenga necessario intervenire con la stessa energia mostrata verso il centro? E perché non si valuta, come l’Amministrazione stessa suggerisce, di introdurre forme di sosta regolamentata anche in quei luoghi di passaggio dove oggi regna il caos? È sorprendente che la rigidità valga solo per una parte della città, mentre altrove tutto resta com’è. Il commercio non si difende eliminando servizi utili, ma costruendo soluzioni, ascoltando chi lavora nel centro, e applicando regole uniformi, non a geometria variabile".
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