Tra thriller e poliziesco
12.03.2024 - 13:20
Esce oggi il film d'esordio del regista privernese Emiliano Locatelli "Il diavolo è Dragan Cygan", prodotto e distribuito da Roble Factory, Method, in collaborazione con Whitedust Productions e Nuovaera film. Il lungometraggio interamente girato a Priverno declina, con toni delle volte dissacranti, la storia d'amicizia tra Dragan, ex rapinatore redento, dal passato misterioso e Daniele, umile operaio, giovane padre di Andrea e marito di Sofia.
Nonostante il vissuto dei due sia antitetico, la passione per gli scacchi permetterà a queste due vite di incontrarsi e scontrarsi. Il filo rosso che unisce le due anime sembra stringersi quando, Daniele, rimasto senza lavoro e disperato per le disastrose condizioni finanziarie nelle quali versa la sua famiglia, convince Dragan, inizialmente restio nell'accettare la proposta, a ripercorrere il proprio passato. Intorno ai due protagonisti ruotano il signor Assante, facoltoso e spietato imprenditore, padre di una figlia con problemi di tossicodipendenza che decide di trasferire la sua azienda all'estero dove i profitti sono maggiori, e Fabrizio, poliziotto, marito violento e padre assente. Locatelli, conosciuto dagli spettatori della piattaforma "Amazon Prime Video" con il pluripremiato cortometraggio "Solamente tu", co-sceneggiato insieme all'attore Enzo Salvi, nonché scrittore del romanzo dal genere ibrido tra noir e fumetto, "Io sono Vendetta", torna sul grande schermo dirigendo gli artisti: Enzo Salvi, Sebastiano Somma, Adolfo Margiotta, Gennaro Lillio, Ivan Boragine, Giovanni Carta, Emy Bergamo, Carlotta Rondana e Lara Balbo. In centocinque minuti gli spettatori potranno confrontarsi, come ha affermato il regista, con luci e ombre: «È una storia di amicizia e vendetta, il racconto corale di quattro personaggi agli antipodi, i cui destini apparentemente paralleli si incrociano in modo irreparabile.
A cavallo tra il thriller e il poliziesco, alternando fasi più intimiste a scene concitate, è un film di genere drammatico che affronta tematiche sociali tipiche di un certo cinema d'autore, penso a quello di Ken Loach ed Elio Petri per esempio. È questa l'utopia intrinseca del film: far riflettere intrattenendo, tentativo ambizioso di ibridazione tra film di genere e cinema d'autore». Priverno insieme alla crisi economica, alla de-industrializzazione e delocalizzazione fanno da sfondo alle oscure vite private di un ex-rapinatore, di un operaio, di un poliziotto e di un capitano d'industria. Inutile nascondere la presenza di una gerarchia sociale netta, seppur interdipendente ma sempre strettamente dittatoriale, a fare i conti con questo sistema è soprattutto Dragon che, si rivelerà una chimera all'interno di una società violenta che lo spinge sempre là. Nella coralità maschile, torna sullo schermo Carlotta Rondano, dopo "2 Fantasmi di troppo" e Lara Balbo, che dal 19 debutterà con il suo testo "Finché mela non ci separi". Un thriller-poliziesco adatto a tutti grazie alla capacità di trattare tematiche sociali.
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