Il fatto
07.07.2025 - 20:36
Novembre del 2016: una squadra di cinque poliziotti della Mobile si reca nella casa di Armando Di Silvio, detto Lallà, per sequestrare un cavallo e un motorino. Si scatena il putiferio, perché il capofamiglia, la moglie la moglie Sabina De Rosa, il figlio Gianluca Di Silvio e la figlia Sara Genoveffa Di Silvio si scatenano contro gli agenti con frasi ingiuriose e minacce. Stava venendo giù il castello di potere criminale accumulato nel corso degli anni. La famiglia reagì malissimo e per quei fatti si è chiuso ieri il processo per minacce a carico dei quattro componenti del nucleo familiare e in danno dei cinque poliziotti. Un sola condanna, un anno e sei mesi, per Armando Di Silvio e la intervenuta prescrizione per tutti gli altri. I poliziotti si erano costituiti parte civile per il tramite dell’avvocato Marco Nardecchia.
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