Le condanne complessive per i tre imputati arrivano a 30 anni. Ultimo atto del processo per il sequestro di 84 chili di cocaina condotto dalla Guardia di Finanza al porto di Livorno che aveva portato all'arresto di Luigi Ciarelli, 49 anni, Benito Aversano e Claudio Pitolli, rispettivamente di Aprilia e Anzio. L'operazione era scattata quasi due anni fa nel luglio del 2018 a seguito di una indagine iniziata alcuni mesi prima, alla fine di gennaio, che dall'estero aveva portato in Italia e al sequestro di un ingente carico di droga il cui valore era di 19 milioni di euro.
Il Tribunale di Livorno dove si è celebrato il processo, ha accolto le richieste formulate dal pubblico ministero Massimo Mannucci, titolare dell'inchiesta e ha condannato Luigi Ciarelli a 12 anni, nove anni e otto mesi per Aversano e nove anni e 4 mesi per Pitolli. Sono state escluse le recidive. Il reato contestato era quello di importazione di sostanza stupefacente e gli inquirenti avevano contestato l'aggravante dell'ingente quantità. Per conoscere le motivazioni della sentenza ci vorranno novanta giorni, scontato che le difese una volta che saranno depositate, presenteranno ricorso in Appello.
L'operazione era stata ribattezzata Wihte Iron e aveva permesso di ricostruire il trasporto via mare di una ingente quantità di droga dal Sud America all'Europa; la cocaina - secondo la Guardia di Finanza che aveva seguito passo dopo passo tutta l'inchiesta - era destinata al mercato pontino.